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La caritas nell'anno della Misericordia

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Messaggio  mara.pinato Ven 11 Dic - 10:29

Il Papa per l’inizio del Giubileo, ha voluto scegliere l’8 dicembre nella solennità dell’Immacolata Concezione per  esprimere il trionfo supremo della misericordia attraverso Maria.
Papa Francesco in questo “Anno della Misericordia” chiede alla Chiesa di lasciarsi evangelizzare dai poveri, perché essi hanno molto da insegnarci: volgere lo sguardo verso quanti vivono in condizioni di bisogno, di emarginazione, sono un'occasione di richiamo per la  comunità cristiana e per ogni battezzato, per  riscoprire la carità e misericordia come dimensione essenziale della vita.
Nella chiesa padovana è manifesta l'apertura    delle porte della Misericordia nella Basilica Cattedrale, nella Basilica pontificia di Sant’Antonio, nella Cappella della Casa di reclusione Due Palazzi, poi  giovedì 11 febbraio 2016 (in occasione della Giornata mondiale del malato) con una celebrazione eucaristica si apre la porta della Misericordia nel Santuario di Terrassa Padovana Santuario e infine  quella di San Leopoldo mercoledì 17 febbraio 2016.                                                                                                      
  “Cosa significa  passare per  la Porta Santa?”
Varcare queste Porte Sante della Misericordia significa abbandonare ogni forma di paura,  scoprire la  misericordia del Padre che accoglie tutti ed ognuno personalmente; significa andare incontro a ogni uomo là dove vive: nella sua città, nella sua casa, nello spirito del buon samaritano. È un Giubileo ci chiede di uscire, di andare verso il prossimo.
In questa prospettiva di carità e misericordia  l’azione pastorale della Caritas diocesana è preziosa: le iniziative di formazione e animazione spirituale aperte a tutti, che,  oramai da due anni sono proposte nella nostra diocesi, diventano un  aiuto prezioso per quanti si sentono chiamati al servizio delle Caritas  parrocchiali e nei Centri di Ascolto Vicariali.                                                                                                                                                                                                    
  Nell'ottica della misericordia, come impegno pastorale, questo anno di grazia ci impegnerà a guardare con rinnovata sollecitudine alle condizioni di tante persone  e famiglie delle nostre parrocchie in difficoltà a causa della crisi economica. Ci adopereremo a favorire nuova sensibilità per le opere Caritas diffuse nel nostro vicariato, dando continuità e  nuovo slancio alla  solidarietà  e  alla generosità delle nostre Chiese.                                                                                                                                                       L’essere cristiani  all'interno della Caritas non si concretizza solo  in attività assistenziali, ma anche ad aprire i nostri occhi, e le nostre orecchie verso chi si trova  nel dolore della solitudine, chi è abbandonato, senza casa, senza lavoro, senza affetto, senza pane, senza legami, senza giustizia, immigrato, disperato, nella paura di non saper superare il suo tormento, talvolta ha perso il senso della vita.                                                                                                                                                                    
 La prima povertà di cui ci occupiamo è rivolta alle famiglie, che non ce la fanno ad "arrivare a fine mese", cercando di superare questo momento di difficoltà e nel frattempo stimolare quelle risorse che ancora hanno in sé stesse.                                                      
Viene loro  fornito un aiuto temporaneo,  il pagamento di qualche bolletta di modeste cifre, l'acquisto di qualche medicinale, la distribuzione di abiti usati  e  la consegna mensile di una "borsa spesa" contenente generi alimentari di prima necessità a media-lunga conservazione, quali: pasta , riso, farina, olio, latte, zucchero, tonno, scatolame di piselli fagioli ceci, passata di pomodoro, caffe’, grana, burro, biscotti, sapone,  ovviamente queste risorse sono frutto della generosità della nostre Comunità che rispondono al richiamo della Chiesa secondo il carattere  dell' universalità  senza distinzione di razza o religione, per essere veri collaboratori di Gesù, affinchè  la Sua salvezza e la  Sua misericordia  tocchi ogni uomo e ogni donna.
Come dice Papa Francesco:
“Lasciamoci sorprendere da Dio (MV 25). Approfittiamo di questo anno speciale per portare avanti con fiducia il rinnovamento della nostra vita personale e comunitaria”.
Gruppo Caritas  MdG
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La caritas nell'anno della Misericordia Empty Giubileo della misericordia

Messaggio  don.battista Ven 18 Dic - 12:10

mara.pinato ha scritto:Il Papa per l’inizio del Giubileo, ha voluto scegliere l’8 dicembre nella solennità dell’Immacolata Concezione per  esprimere il trionfo supremo della misericordia attraverso Maria.
Papa Francesco in questo “Anno della Misericordia” chiede alla Chiesa di lasciarsi evangelizzare dai poveri, perché essi hanno molto da insegnarci: volgere lo sguardo verso quanti vivono in condizioni di bisogno, di emarginazione, sono un'occasione di richiamo per la  comunità cristiana e per ogni battezzato, per  riscoprire la carità e misericordia come dimensione essenziale della vita.
Per la diocesi di Padova l'anno giubilare della Misericordia è iniziato con l'apertura delle Porte della Basilica Cattedrale, della Basilica pontificia di Sant’ Antonio, della Cappella della Casa di reclusione Due Palazzi. Poi  giovedì 11 febbraio 2016 (in occasione della Giornata mondiale del malato) con una celebrazione eucaristica si apre la porta della Misericordia nel Santuario di Terrassa Padovana e infine  quella di San Leopoldo mercoledì 17 febbraio 2016.                                                                                                      
  “Cosa significa  passare per  la Porta Santa?”
Varcare queste Porte Sante della Misericordia significa abbandonare ogni forma di paura,  scoprire la  misericordia del Padre che accoglie tutti ed ognuno personalmente; significa andare incontro a ogni uomo là dove vive: nella sua città, nella sua casa, con lo spirito del buon samaritano. È un Giubileo che ci chiede di uscire, di andare verso il prossimo.
In questa prospettiva di carità e misericordia  l’azione pastorale della Caritas diocesana è preziosa: le iniziative di formazione e animazione spirituale aperte a tutti, che,  oramai da due anni sono proposte nella nostra diocesi, diventano un  aiuto prezioso per quanti si sentono chiamati al servizio delle Caritas  parrocchiali e nei Centri di Ascolto Vicariali.                                                                                                                                                                                                    
  Nell'ottica della misericordia, come impegno pastorale, questo anno di grazia ci impegnerà a guardare con rinnovata sollecitudine alle condizioni di tante persone  e famiglie delle nostre parrocchie in difficoltà a causa della crisi economica. Ci adopereremo a favorire nuova sensibilità per le opere Caritas diffuse nel nostro vicariato, dando continuità e  nuovo slancio alla  solidarietà  e  alla generosità delle nostre Chiese.                                                                                                                                                       L’essere cristiani  all'interno della Caritas non si concretizza solo  in attività assistenziali, ma anche ad aprire i nostri occhi, e le nostre orecchie verso chi si trova  nel dolore della solitudine, chi è abbandonato, senza casa, senza lavoro, senza affetto, senza pane, senza legami, senza giustizia, immigrato, disperato, nella paura di non saper superare il suo tormento, talvolta perdendo il senso della vita.                                                                                                                                                                    
Ci occupiamo prima di tutto della povertà delle famiglie, che non ce la fanno ad "arrivare a fine mese", aiutandole a superare questo momento di difficoltà e nel frattempo stimolandole a mettere in atto quelle risorse che ancora hanno in sé stesse.                                                      
Viene loro  fornito un aiuto temporaneo,  il pagamento di qualche bolletta di modeste cifre, l'acquisto di qualche medicinale, la distribuzione di abiti usati  e  la consegna mensile di una "borsa spesa" contenente generi alimentari di prima necessità a media-lunga conservazione, quali: pasta , riso, farina, olio, latte, zucchero, tonno, scatolame di piselli fagioli ceci, passata di pomodoro, caffè , grana, burro, biscotti, sapone...
Ovviamente questi aiuti sono frutto della generosità della nostre Comunità che rispondono all'appello della Chiesa secondo il carattere dell' universalità  senza distinzione di razza o religione, per essere veri collaboratori di Gesù, affinché  la Sua salvezza e la  Sua misericordia tocchi ogni uomo e ogni donna.
Come dice Papa Francesco:
“Lasciamoci sorprendere da Dio (MV 25). Approfittiamo di questo anno speciale per portare avanti con fiducia il rinnovamento della nostra vita personale e comunitaria”.
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