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San Camillo de Lellis

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Messaggio  federico.meneghello Mer 24 Ago - 19:58


La chiesa cattolica lo festeggia il 14 luglio, data della sua morte e della nascita a vita piena. Nasce il 1550 in Abruzzo in una circostanza miracolosa, dato che la madre lo partorisce oltre i sessant’anni di età. La madre Camilla, dolcissima, gli sopravvive per altri 13 anni. Il padre era un capitano di ventura, un mercenario della guerra, assoldato all’esercito spagnolo, espressione di una nazione che a quei tempi dominava il mondo e anche una parte rilevante della penisola italiana in parte…. Il padre Giovanni è invece una persona rissosa, amorale, che non sa trasmettere esempi positivi al figlio che di lui aveva la stessa indole, le stesse inclinazioni e come il genitore sposa la carriera di mercenario della guerra. Trascorre la giovinezza nella completa dissolutezza, una esistenza vuota , ma una malattia gli impedisce di continuare la carriera militare e rimane ricoverato come infermo tra gli infermi a Manfredonia nell’ospedale di San Giacomo degli incurabili per 4 anni. La sua vita ha una svolta, diventa malato tra gli ammalati, debole trai deboli e paradossalmente la malattia gli dona quella forza che precedentemente gli mancava. La forza di amarsi, di scavare in sé stesso, di proiettarsi negli altri, di revisionare quel cristianesimo superficiale e tradizionale in cui era stato educato. Scorge il volto di Dio per la prima volta e ne rimane irradiato da una luce che non si spegne, la sua vocazione diviene la cura agli infermi, a coloro che hanno maggiormente bisogno del prossimo, di una parola, di un sorriso, di una terapia... E il rude e dissoluto ex - militare impara a sorridere, a dire parole di conforto e si improvvisa infermiere, medico. Da guarito, una guarigione soprattutto interiore, diventa organizzatore, fonda luoghi di cura per gli ammalati, il suo scopo è essere al servizio di chi si trova impedito fisicamente e psicologicamente dalla malattia... Sono guarito io, devono guarire tutti….. Un personaggio moderno il grande santo Camillo, che si rendeva conto di come la società ,pur cristiana, emargina il malato. Il bisognoso di conforto. Per l’antico ebraismo la malattia era una punizione divina e si rendeva conto la grande attenzione che Cristo ha avuto per le situazioni di malattia. Nel 1583, si fa sacerdote, avvalendosi della preziosa amicizia di San Filippo Neri. Nel 1591 fonda” l’Ordine dei chierici regolari ministri degli infermi”, ovviamente riconosciuto dalla Chiesa. E l’Ordine, come una rete capillare si propaga per tutta la penisola italiana e oltre. Camillo con i suoi compagni aveva espletato la professione religiosa dei voti solenni, impegnandosi a seguire qualsiasi genere di ammalati, soprattutto i contagiosi. Muore a Roma, dove svolgeva la sua attività da anni nel 1614, malato da tempo, ma sempre solerte e indomito a seguire e confortate gli infermi. Nel 1746 viene canonizzato da papa Benedetto XIV.: Il suo corpo è venerato nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma. Viene considerato il protettore dei medici e del personale ospedaliero in genere. A Milano la chiesa della Madonna della Salute è dedicata anche a San Camillo., devotissimo a Maria
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Messaggio  don.battista Gio 15 Set - 20:23

federico.meneghello ha scritto:
La chiesa cattolica lo festeggia il 14 luglio, data della sua morte e della  nascita a vita piena. Nasce il 1550  in Abruzzo  in una circostanza miracolosa, dato che la madre lo partorisce oltre i sessant’anni di età. La madre Camilla, dolcissima, gli sopravvive per altri 13 anni. Il padre Giovanni era un capitano di ventura, un mercenario della guerra, assoldato all’esercito spagnolo, espressione di una nazione che a quei tempi dominava il mondo e anche una parte rilevante della penisola italiana …. ; persona rissosa, amorale, che non sa trasmettere esempi  positivi al figlio. Camillo aveva la stessa indole del padre, le stesse inclinazioni e come il genitore sposa la carriera di mercenario  della guerra. Trascorre la giovinezza nella completa dissolutezza,  una esistenza vuota ,  ma una malattia gli impedisce di continuare la carriera militare e rimane ricoverato come infermo tra gli infermi a Manfredonia nell’ospedale di San  Giacomo degli incurabili per 4 anni. La sua vita ha una svolta, diventa malato tra gli ammalati, debole tra i deboli e paradossalmente la malattia gli dona quella forza che precedentemente gli mancava. La forza di  amarsi, di scavare in sé stesso, di proiettarsi negli altri, di revisionare quel cristianesimo superficiale e tradizionale in cui era stato educato.  Scorge il volto di Dio per la prima volta e ne rimane irradiato da una luce che non si spegne, la sua vocazione diviene la cura agli infermi, a coloro che hanno maggiormente bisogno del prossimo, di una parola, di un sorriso, di una terapia... E il rude e dissoluto ex - militare impara a sorridere, a dire  parole di conforto e si improvvisa infermiere, medico. Da guarito, una guarigione soprattutto interiore, diventa organizzatore, fonda luoghi di cura per gli ammalati, il suo scopo è essere al servizio  di chi si trova impedito fisicamente e psicologicamente dalla malattia... Sono guarito io, devono guarire tutti….. Un personaggio moderno il grande san Camillo, che si rendeva conto di come la società, pur cristiana, emargina il malato, il bisognoso di conforto. Per l’antico ebraismo la malattia era una punizione divina; Gesù invece presta una grande attenzione per le situazioni di malattia.  Nel 1583, si fa sacerdote, avvalendosi della preziosa amicizia di San Filippo Neri. Nel 1591 fonda” l’Ordine dei chierici regolari ministri degli infermi”, ovviamente riconosciuto dalla Chiesa.  E l’Ordine, come una rete capillare si propaga per tutta la penisola italiana e oltre. Camillo con i suoi compagni aveva  espletato la professione religiosa dei voti solenni, impegnandosi a seguire qualsiasi genere di ammalati, soprattutto i contagiosi. Muore a Roma, dove svolgeva la sua attività da anni nel 1614, malato da tempo, ma sempre solerte e indomito a seguire e confortare gli infermi.  Nel 1746 viene canonizzato da papa  Benedetto XIV.: Il  suo corpo è venerato nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma.  Viene considerato il protettore dei medici e del personale ospedaliero in genere. A Milano la chiesa della Madonna della Salute è dedicata anche a San Camillo., devotissimo a Maria

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