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San Luigi Maria Grignon de Monfort +versione breve

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Messaggio  mara.pinato Sab 15 Ott - 16:55

San Luigi Maria Grignon de Monfort +versione breve Monfor11
Luigi Maria Grignon de Monfort (versione breve)Quest’anno la chiesa festeggia il terzo centenario della morte di  San Luigi Maria Grinion de Montfort.
In un clima di gioia, domenica 11 settembre 2016 presso il Calvario di Pont-Château, (foto) (Luogo realizzato dal Santo stesso nel 1709/10, in Bretagna , Francia) più di 3000 persone con mons. Jean-Paul James, vescovo di Nantes, ed i Superiori generali della Famiglia monfortana e un centinaio di preti, hanno concelebrato la Santa Messa ricordando le  tre parole care al Santo di Montfort.
La prima è Missione:  desiderio più grande di san Luigi Maria è stato di annunciare il vangelo ai poveri, rispondendo così all’invito di Gesù agli apostoli: “Andate…”.  
La seconda  è Battesimo: fedele al mandato di Clemente XI, Montfort ha messo al centro della sua azione pastorale la rinnovazione delle promesse battesimali. Montfort si è impegnato perché i cristiani crescessero in una fede adulta e matura, decidendo di mettere Dio al primo posto nella vita!
La terza parola è Maria:“Totus tuus ego sum”: Montfort ha scelto di essere tutto di Maria per essere tutto di Gesù Cristo!
Luigi Maria Grignon de Monfort nasce il 31 gennaio 1673 a Montfort-la-Cane (oggi Monfort-sur-Meu ), vicino a Rennes in Bretagna da Jean-Baptiste Grignion – un avvocato che lavora nel tribunale di Montfort – e Jeanne Robert.
Fin da piccolo dimostra molta attitudine allo studio, a 11 anni frequenta il collegio gesuita "Saint-Thomas" di Rennes; nel 1690 completa gli studi classici-umanistici di filosofia  e teologia. Lasciato il collegio si dirige a  Parigi, dove frequenta il seminario della chiesa di Santa Sulpice collegata all'Università della Sorbona.  Nel 1695 è finalmente ammesso al "piccolo seminario", dove ha come direttore spirituale François Leschassier. Questi, accortosi ben presto della già buona preparazione, gli fa frequentare solamente le lezioni riassuntive serali. Luigi viene nominato bibliotecario del seminario - cosa che gli permette di leggere moltissimo, come dirà lui stesso nel Trattato  “Ho letto quasi tutti i libri che parlano della devozione alla Santa Vergine”
Il 5 giugno 1700, anno del Giubileo, è ordinato sacerdote.
Già da subito,  la sua vita ecclesiastica, pur amato dai fedeli, conosce momenti di intensi contrasti che lo portano allo sconforto perché considerato dal clero un prete "singolare ed eccentrico"  tanto da arrivare alla conclusione che non gli resta altro che vivere in un eremo.
Su un terreno di proprietà paterna c'erano i resti di un vecchio lazzareto costruito nel medioevo dai Cavalieri di San Lazzaro, Luigi de Monfort ristruttura la cappella crea personalmente il crocifisso, una statua della Madonna della Sapienza e una colomba a simboleggiare lo Spirito Santo ed inizia una vita eremitica con due sacerdoti. Purtroppo o per fortuna, la vita solitaria dura solo poche settimane, perché, appena si sa della presenza dei tre a Saint-Lazare, la gente inizia a far loro visita per portare del cibo. L'eremo diviene una sorta di parrocchia perché i fedeli partecipano alle Messe, alla recita del Rosario e alle lezioni di catechismo. Questo dà fastidio ai parroci vicini e nell'inverno 1708  Luigi Maria deve lasciare Saint-Lazare per ordine del vescovo.
Si dirige quindi a Nantes su invito del vicario generale Jean Barrin, suo amico. Inizia a predicare nella  missione a Pont-Château, a 30 km da Nantes insieme al sacerdote Gabriel Olivier. Nel maggio del 1709, in questo paese trova delle condizioni   favorevoli per realizzare un  sogno che ha in cuore da tempo: ricreare il Calvario. Terre incolte che nessuno rivendica; un’altura che domina tutta la regione cosicchè egli annuncia la sua intenzione: il clero e la popolazione accolgono con entusiasmo il suo progetto.    Sarà composto da tre cerchi concentrici, nel mezzo la collina dove si troveranno le tre croci e le statue della Vergine Maria, di Giovanni e di Maria Maddalena. Il tutto sarà circondato da fossati. Il cerchio esterno sarà un rosario nella natura: una serie di 150 pini intercalati da 15 cipressi... Sono previste alcune cappelle per ricordare i misteri di Gesù e di Maria, una miniatura della storia della Passione,  un luogo di pellegrinaggio con cappella e statue che ricordino  la collina sulla quale morì il Cristo. A settembre sulla collinetta posa le tre croci con il Cristo e i due ladroni, le statue di Maria  di San Giovanni e di Maria Maddalena. Nonostante alcune opposizioni, Mons. Bauveau, vescovo di Nantes, autorizza la benedizione solenne. Avrà luogo il 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce.  
Dopo tre secoli, questo sito   figura in tutte le guide turistiche della Bretagna, è uno dei grandi monumenti per il suo ricco patrimonio religioso;  il pellegrino che oggi si ferma in questa terra benedetta, vi scopre sempre l’eloquente silenzio di un uomo che, nella prova, ha deciso di tacere e di lasciare a Dio l’impegno di realizzare la sua opera.
Rendendosi conto che la sua vita non sarebbe durata ancora a lungo, pensa di dedicarsi al proposito di  creare una piccola e povera Compagnia di preti che  sotto lo stendardo e la protezione della Santissima Vergine Maria, vadano in maniera povera e semplice, a fare catechismo ai poveri della campagna e ad incitare i peccatori alla devozione a Maria.» Per questo motivo torna al seminario di Saint-Sulpice a Parigi, nella speranza di trovare giovani sacerdoti che vogliano  unirsi a lui per la creazione di quella che chiamerà “Compagnia di Maria”. Al seminario distribuisce il regolamento della compagnia scritto nel 1713, a cui poi darà il nome di "Regola dei sacerdoti Missionari della Compagnia di Maria". Il regolamento prevede di fare voto di povertà e di obbedienza, come da una preghiera scritta probabilmente in quegli stessi mesi, nella quale descrive il genere di sacerdoti che cerca.
Infine il 1º aprile 1716  inizia la sua ultima missione a  Saint-Laurent-sur-Sèvre. Per la prima volta il vescovo della diocesi gli  comunica che gli avrebbe fatto visita il 22 aprile e per l'occasione Luigi Maria  organizza una grande accoglienza.
Poi, nel giro di qualche giorno, la sua salute già cagionevole peggiora, è indebolito dalle fatiche e dalla febbre,  muore di polmonite il 28 aprile 1716, a soli 43 anni. Viene sepolto nella Basilica a Saint-Laurent-sur-Sèvre che oggi porta il suo nome (Comune francese situato nel dipartimento della Vandea nella regione dei Paesi della Loira).


Il suo manoscritto più importante “Trattato della vera devozione a Maria” rimane nascosto per 130 anni, ritrovato nel 1842 è stato pubblicato l'anno seguente. Da allora ha fatto il giro del mondo, tradotto in tutte le lingue. Grandi anime cristiane di sacerdoti, di suore e di laici, uomini e donne, si sono ispirate al "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine"per la propria vita spirituale e per operare grandi cose per Dio, nella Chiesa e nella società. Per rimanere vicini a noi, ricordiamo: Massimiliano Kolbe,  Giovanni Paolo lI, Giovanni Calabria, Silvio Gallotti, Annibale di Francia, Bartolo Longo, Luigi Orione, Giacomo Alberione, Chiara Lubich.
Alla vigilia del Grande Giubileo dell'anno Duemila, Giovanni Paolo II lo indica   non solo come attuale, ma come profetico per il futuro della Chiesa, una Chiesa dello Spirito Santo, sempre rinnovata alla scuola del Vangelo, nella quale Maria continua a formare i grandi Santi  ardenti del fuoco del divino amore, veri discepoli di Gesù Cristo.
San Luigi Maria de Monfort dal cielo continua ad invitarci  ad affidarci alla Vergine Maria, perché solo  attraverso di Lei,  arriveremo sicuramente a Cristo.
San Luigi Maria de Monfort, è stato proclamato Santo da Pio XII il 20 luglio 1947, il 20 luglio 1996 Giovanni Paolo II ne ha inserito la memoria nel Calendario generale della Chiesa, assegnandola al 28 aprile.


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Luigi Maria Grignon de Monfort
Quest’anno la chiesa festeggia il terzo centenario della morte di  San Luigi Maria Grinion de Montfort.
In un clima di gioia, domenica 11 settembre 2016 presso il Calvario di Pont-Château, (foto) (Luogo realizzato dal Santo stesso nel 1709/10, in Bretagna , Francia) più di 3000 persone con mons. Jean-Paul James, vescovo di Nantes, ed i Superiori generali della Famiglia monfortana e un centinaio di preti, hanno concelebrato la Santa Messa ricordando le  tre parole care al Santo di Montfort.
La prima è Missione:  desiderio più grande di san Luigi Maria è stato di annunciare il vangelo ai poveri, rispondendo così all’invito di Gesù agli apostoli: “Andate…”.  
La seconda  è Battesimo: fedele al mandato di Clemente XI, Montfort ha messo al centro della sua azione pastorale la rinnovazione delle promesse battesimali. Montfort si è impegnato perché i cristiani crescessero in una fede adulta e matura, decidendo di mettere Dio al primo posto nella vita!
La terza parola è Maria:“Totus tuus ego sum”: Montfort ha scelto di essere tutto di Maria per essere tutto di Gesù Cristo!
Luigi Maria Grignon de Monfort nasce il 31 gennaio 1673 a Montfort-la-Cane (oggi Monfort-sur-Meu ), vicino a Rennes in Bretagna da Jean-Baptiste Grignion – un avvocato che lavora nel tribunale di Montfort – e Jeanne Robert. I due ebbero diciotto figli, dei quali sette morirono a pochi mesi dalla nascita. Luigi Maria era il secondogenito e diventa il figlio maggiore dopo la morte, all'età di quattro mesi, del primogenito che era nato nel febbraio 1672.
Luigi Maria  fin da piccolo dimostra molta attitudine allo studio, a 11 anni frequenta il collegio gesuita "Saint-Thomas" di Rennes; nel 1690 completa gli studi classici-umanistici di filosofia  e teologia. Lasciato il collegio si dirige a  Parigi, dove frequenta il seminario della chiesa di Santa Sulpice collegata all'Università della Sorbona.  Nel 1695 è finalmente ammesso al "piccolo seminario", dove ha come direttore spirituale François Leschassier. Questi, accortosi ben presto della già buona preparazione, gli fa frequentare solamente le lezioni riassuntive serali. Luigi viene nominato bibliotecario del seminario - cosa che gli permette di leggere moltissimo, come dirà lui stesso nel Trattato  “Ho letto quasi tutti i libri che parlano della devozione alla Santa Vergine”
Il 5 giugno 1700, anno del Giubileo, è ordinato sacerdote.
Luigi Maria nominato ufficialmente cappellano  dell'ospedale di Poitiers, desidera occuparsi dei malati tuttavia, non è  gradito dall'amministrazione e viene  allontanato. Conosce nella sua vita, molti altri momenti di sconforto e di difficoltà perché considerato un prete "singolare ed eccentrico". San Luigi Maria Grignion de Monfort si sente un missionario che predica al popolo nella Francia di Luigi XIV, il Re Sole.
Agli inizi del 1707 si unisce ad un gruppo di missionari guidati da Jean Leuduger con i quali lavora  nelle diocesi di Saint Brieuc e Saint Malo. I missionari non mancarono di sottolineare l'"eccentricità" di Luigi Maria, egli un giorno pensa di chiedere l'elemosina da utilizzare per le celebrazioni funebri, domandare del denaro andava però contro il regolamento dei missionari, che ne approfittarono per allontanarlo. Deluso e scoraggiato ancora una volta decide di dedicarsi esclusivamente alla preghiera.
Su un terreno di proprietà paterna c'erano i resti di un vecchio lazzareto costruito nel medioevo dai Cavalieri di San Lazzaro, ristruttura la cappella nella quale Luigi Maria crea personalmente il crocifisso, una statua della Madonna della Sapienza e una colomba a simboleggiare lo Spirito Santo ed inizia una vita eremitica con due sacerdoti. Purtroppo o per fortuna, la vita solitaria dura solo poche settimane, perché, appena si sa della presenza dei tre a Saint-Lazare, la gente inizia a far loro visita per portare del cibo. L'eremo diviene una sorta di parrocchia perché i fedeli partecipano alle Messe, alla recita del Rosario e alle lezioni di catechismo. Questo dà fastidio ai parroci vicini e nell'inverno 1708  Luigi Maria deve lasciare Saint-Lazare per ordine del vescovo.
Si dirige quindi a Nantes su invito del vicario generale Jean Barrin, suo amico. Inizia a predicare nella  missione a Pont-Château, a 30 km da Nantes insieme al sacerdote Gabriel Olivier. Nel maggio del 1709, trova delle condizioni   favorevoli per realizzare un suo desiderio: ricreare il Calvario. Terre incolte che nessuno rivendica; un’altura che domina tutta la regione cosicchè egli annuncia la sua intenzione: il clero e la popolazione accolgono con entusiasmo il suo progetto.    Sarà composto da tre cerchi concentrici, nel mezzo la collina dove si troveranno le tre croci e le statue della Vergine Maria, di Giovanni e di Maria Maddalena. Il tutto sarà circondato da fossati. Il cerchio esterno sarà un rosario nella natura: una serie di 150 pini intercalati da 15 cipressi... Sono previste alcune cappelle per ricordare i misteri di Gesù e di Maria, una miniatura della storia della Passione,  un luogo di pellegrinaggio con cappella e statue che ricordino  la collina sulla quale morì il Cristo. A settembre sulla collinetta posa le tre croci con il Cristo e i due ladroni, le statue di Maria  di San Giovanni e di Maria Maddalena. Nonostante alcune opposizioni, Mons. Bauveau, vescovo di Nantes, autorizza la benedizione solenne. Avrà luogo il 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce.  Dopo tre secoli, questo sito  figura in tutte le guide turistiche della
Bretagna, è uno dei grandi monumenti del suo ricco patrimonio religioso ed il pellegrino che oggi si ferma in questa terra benedetta, vi scopre sempre l’eloquente silenzio di un uomo che, nella prova, ha deciso di tacere e di lasciare a Dio l’impegno di realizzare la sua opera.
Rendendosi conto che la sua vita non sarebbe durata ancora a lungo, pensa di dedicarsi al progetto che gli stava più a cuore, come scrive in una lettera che invia a Leschassier nel dicembre 1700« Desidero, continuamente con preghiere creare una piccola e povera Compagnia di preti che  sotto lo stendardo e la protezione della Santissima Vergine Maria, vadano in maniera povera e semplice, a fare catechismo ai poveri della campagna e ad incitare i peccatori alla devozione a Maria.» Per questo motivo torna al seminario di Saint-Sulpice a Parigi, nella speranza di trovare giovani sacerdoti che vogliano  unirsi a lui per la creazione di quella che chiamerà “Compagnia di Maria”. Al seminario distribuisce il regolamento della compagnia scritto nel 1713, a cui poi darà il nome di "Regola dei sacerdoti Missionari della Compagnia di Maria". Il regolamento prevede di fare voto di povertà e di obbedienza, come da una preghiera scritta probabilmente in quegli stessi mesi, nella quale descrive il genere di sacerdoti che cerca. Infine il 1º aprile 1716  inizia la sua ultima missione a  Saint-Laurent-sur-Sèvre. Per la prima volta il vescovo della diocesi gli  comunica che gli avrebbe fatto visita il 22 aprile e per l'occasione Luigi Maria  organizza una grande accoglienza. In beve tempo la sua salute già cagionevole peggiora, è indebolito dalle fatiche  muore di polmonite il 28 aprile 1716, a soli 43 anni. Viene sepolto nella Basilica a Saint-Laurent-sur-Sèvre che oggi porta il suo nome (Comune francese situato nel dipartimento della Vandea nella regione dei Paesi della Loira).

Lo Spirito Santo ne ha fatto il padre e l’ispiratore di tre Istituti religiosi:
- i Missionari della Compagnia di Maria, per la missione di rivelare il mistero della salvezza a chi ancora non lo conosce e di rinnovare lo spirito cristiano nei cristiani. Oggi sono presenti nei cinque continenti.
- Le Figlie della Sapienza, che vivono tutt'ora l'avventura spirituale della ricerca della Sapienza, tanto desiderata dal Montfort.
- I Fratelli di San Gabriele, a servizio della formazione umana e spirituale dei giovani, ispirata ai valori evangelici.
Luigi Maria Grignion de Montfort viene proclamato beato da Leone XIII, il 22 gennaio 1888.

Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Mater, del 25 marzo 1987, lo indica come testimone e guida della spiritualità mariana.

Il suo manoscritto più importante “Trattato della vera devozione a Maria” rimane nascosto per 130 anni, ritrovato nel 1842 è stato pubblicato l'anno seguente. Da allora ha fatto il giro del mondo, tradotto in tutte le lingue. Grandi anime cristiane di sacerdoti, di suore e di laici, uomini e donne, si sono ispirate al "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine"per la propria vita spirituale e per operare grandi cose per Dio, nella Chiesa e nella società. Per rimanere vicini a noi, ricordiamo: Massimiliano Kolbe, Giovanni Calabria, Silvio Gallotti, Annibale di Francia, Bartolo Longo, Luigi Orione, Giacomo Alberione, Chiara Lubich, Giovanni Paolo lI.
L'insegnamento del trattato, pur rispecchiando una certa teologia dei secoli passati, espressa in un linguaggio non sempre attuale, è in piena armonia con la mariologia del Concilio Vaticano II, contenuta nel capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen Gentium. Giovanni Paolo Il, nella lettera enciclica Redemptoris Mater, presenta Monfort come «testimone e maestro» della spiritualità mariana che conduce a Gesù Cristo e al suo Vangelo. Alla vigilia del Grande Giubileo dell'anno Duemila, Monfort viene scoperto non solo come attuale, ma come profetico per il futuro della Chiesa. Una Chiesa dello Spirito Santo, sempre rinnovata alla scuola del Vangelo, nella quale Maria continua a formare i grandi Santi  ardenti del fuoco del divino amore, leggeri e sensibili al soffio dello Spirito Santo, veri discepoli di Gesù Cristo.
La spiritualità di Montfort è, dunque, un cammino verso la felicità e alla conversione radicale: voltare le spalle a un mondo di egoismo, con tutte le sue attrattive e volgere lo sguardo sul solo fine,  il Signore Gesù e, in Lui, su Dio Solo! Per conoscere la Sapienza eterna, San Luigi Maria ha costantemente invitato i fedeli ad affidarsi alla Vergine Maria, nella quale  si riconosce Colei che conduce sicuramente a Cristo. San Luigi Maria,,forte della sua esperienza personale, propone la consacrazione a Gesù Cristo attraverso Maria, come il mezzo più sicuro per vivere gli impegni del Battesimo. Luigi Maria  infaticabilmente ha  percorso le regioni occidentali della Francia predicando il mistero della Sapienza Eterna, Cristo Incarnato e Crocifisso, insegnando ad andare a Gesù per mezzo di Maria. È stato proclamato santo da Pio XII il 20 luglio 1947, il 20 luglio 1996 Giovanni Paolo II ne ha inserito la memoria nel Calendario generale della Chiesa, assegnandola al 28 aprile.
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Messaggio  don.battista Lun 17 Ott - 18:42

mara.pinato ha scritto:San Luigi Maria Grignon de Monfort +versione breve Monfor11

Luigi Maria Grignon de Monfort
Quest’anno la chiesa festeggia il terzo centenario della morte di  San Luigi Maria Grignon de Montfort.
In un clima di gioia, domenica 11 settembre 2016 presso il Calvario di Pont-Château, (foto) (Luogo realizzato dal Santo stesso nel 1709/10, in Bretagna , Francia) più di 3000 persone con mons. Jean-Paul James, vescovo di Nantes, ed i Superiori generali della Famiglia monfortana e un centinaio di preti, hanno concelebrato la Santa Messa ricordando le  tre parole care al Santo di Montfort.
La prima è Missione:  desiderio più grande di san Luigi Maria è stato di annunciare il vangelo ai poveri, rispondendo così all’invito di Gesù agli apostoli: “Andate…”.  
La seconda  è Battesimo: fedele al mandato di Clemente XI, Montfort ha messo al centro della sua azione pastorale la rinnovazione delle promesse battesimali. Montfort si è impegnato perché i cristiani crescessero in una fede adulta e matura, decidendo di mettere Dio al primo posto nella vita!
La terza parola è Maria:“Totus tuus ego sum”: Montfort ha scelto di essere tutto di Maria per essere tutto di Gesù Cristo!
Luigi Maria Grignon de Monfort nasce il 31 gennaio 1673 a Montfort-la-Cane (oggi Monfort-sur-Meu ), vicino a Rennes in Bretagna da Jean-Baptiste Grignon – un avvocato che lavora nel tribunale di Montfort – e Jeanne Robert. I due ebbero diciotto figli, dei quali sette morirono a pochi mesi dalla nascita. Luigi Maria era il secondogenito e diventa il figlio maggiore dopo la morte, all'età di quattro mesi, del primogenito che era nato nel febbraio 1672.
Luigi Maria  fin da piccolo dimostra molta attitudine allo studio, a 11 anni frequenta il collegio gesuita "Saint-Thomas" di Rennes; nel 1690 completa gli studi classici-umanistici di filosofia  e teologia. Lasciato il collegio si dirige a  Parigi, dove frequenta il seminario della chiesa di Santa Sulpice collegata all'Università della Sorbona.  Nel 1695 è finalmente ammesso al "piccolo seminario", dove ha come direttore spirituale François Leschassier. Questi, accortosi ben presto della già buona preparazione, gli fa frequentare solamente le lezioni riassuntive serali. Luigi viene nominato bibliotecario del seminario - cosa che gli permette di leggere moltissimo, come dirà lui stesso nel Trattato  “Ho letto quasi tutti i libri che parlano della devozione alla Santa Vergine”
Il 5 giugno 1700, anno del Giubileo, è ordinato sacerdote.
Luigi Maria nominato ufficialmente cappellano  dell'ospedale di Poitiers, desidera occuparsi dei malati; tuttavia, non è  gradito dall'amministrazione e viene  allontanato. Conosce nella sua vita, molti altri momenti di sconforto e di difficoltà perché considerato un prete "singolare ed eccentrico". San Luigi Maria Grignon de Monfort si sente un missionario che predica al popolo nella Francia di Luigi XIV, il Re Sole.
Agli inizi del 1707 si unisce ad un gruppo di missionari guidati da Jean Leuduger con i quali lavora  nelle diocesi di Saint Brieuc e Saint Malo. I missionari non mancarono di sottolineare l'"eccentricità" di Luigi Maria, egli un giorno pensa di chiedere l'elemosina da utilizzare per le celebrazioni funebri, domandare del denaro andava però contro il regolamento dei missionari, che ne approfittarono per allontanarlo. Deluso e scoraggiato ancora una volta decide di dedicarsi esclusivamente alla preghiera.
Su un terreno di proprietà paterna c'erano i resti di un vecchio lazzareto costruito nel medioevo dai Cavalieri di San Lazzaro, ristruttura la cappella nella quale Luigi Maria crea personalmente il crocifisso, una statua della Madonna della Sapienza e una colomba a simboleggiare lo Spirito Santo ed inizia una vita eremitica con due sacerdoti. Purtroppo o per fortuna, la vita solitaria dura solo poche settimane, perché, appena si sa della presenza dei tre a Saint-Lazare, la gente inizia a far loro visita per portare del cibo. L'eremo diviene una sorta di parrocchia perché i fedeli partecipano alle Messe, alla recita del Rosario e alle lezioni di catechismo. Questo dà fastidio ai parroci vicini e nell'inverno 1708  Luigi Maria deve lasciare Saint-Lazare per ordine del vescovo.
Si dirige quindi a Nantes su invito del vicario generale Jean Barrin, suo amico. Inizia a predicare nella  missione a Pont-Château, a 30 km da Nantes insieme al sacerdote Gabriel Olivier. Nel maggio del 1709, trova delle condizioni   favorevoli per realizzare un suo desiderio: ricreare il Calvario. Terre incolte che nessuno rivendica; un’altura che domina tutta la regione cosicchè egli annuncia la sua intenzione: il clero e la popolazione accolgono con entusiasmo il suo progetto.    Sarà composto da tre cerchi concentrici, nel mezzo la collina dove si troveranno le tre croci e le statue della Vergine Maria, di Giovanni e di Maria Maddalena. Il tutto sarà circondato da fossati. Il cerchio esterno sarà un rosario nella natura: una serie di 150 pini intercalati da 15 cipressi... Sono previste alcune cappelle per ricordare i misteri di Gesù e di Maria, una miniatura della storia della Passione,  un luogo di pellegrinaggio con cappella e statue che ricordino  la collina sulla quale morì il Cristo. A settembre sulla collinetta posa le tre croci con il Cristo e i due ladroni, le statue di Maria  di San Giovanni e di Maria Maddalena. Nonostante alcune opposizioni, Mons. Bauveau, vescovo di Nantes, autorizza la benedizione solenne. Avrà luogo il 14 settembre, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce.  Dopo tre secoli, questo sito  figura in tutte le guide turistiche della
Bretagna, è uno dei grandi monumenti del suo ricco patrimonio religioso ed il pellegrino che oggi si ferma in questa terra benedetta, vi scopre sempre l’eloquente silenzio di un uomo che, nella prova, ha deciso di tacere e di lasciare a Dio l’impegno di realizzare la sua opera.
Rendendosi conto che la sua vita non sarebbe durata ancora a lungo, pensa di dedicarsi al progetto che gli stava più a cuore, come scrive in una lettera che invia a Leschassier nel dicembre 1700« Desidero, continuamente con preghiere creare una piccola e povera Compagnia di preti che  sotto lo stendardo e la protezione della Santissima Vergine Maria, vadano in maniera povera e semplice, a fare catechismo ai poveri della campagna e ad incitare i peccatori alla devozione a Maria.» Per questo motivo torna al seminario di Saint-Sulpice a Parigi, nella speranza di trovare giovani sacerdoti che vogliano  unirsi a lui per la creazione di quella che chiamerà “Compagnia di Maria”. Al seminario distribuisce il regolamento della compagnia scritto nel 1713, a cui poi darà il nome di "Regola dei sacerdoti Missionari della Compagnia di Maria". Il regolamento prevede di fare voto di povertà e di obbedienza, come da una preghiera scritta probabilmente in quegli stessi mesi, nella quale descrive il genere di sacerdoti che cerca. Infine il 1º aprile 1716  inizia la sua ultima missione a  Saint-Laurent-sur-Sèvre. Per la prima volta il vescovo della diocesi gli  comunica che gli avrebbe fatto visita il 22 aprile e per l'occasione Luigi Maria  organizza una grande accoglienza. In breve tempo la sua salute già cagionevole peggiora, e indebolito dalle fatiche  muore di polmonite il 28 aprile 1716, a soli 43 anni. Viene sepolto nella Basilica a Saint-Laurent-sur-Sèvre che oggi porta il suo nome (Comune francese situato nel dipartimento della Vandea nella regione dei Paesi della Loira).

Lo Spirito Santo ne ha fatto il padre e l’ispiratore di tre Istituti religiosi:
- i Missionari della Compagnia di Maria, per la missione di rivelare il mistero della salvezza a chi ancora non lo conosce e di rinnovare lo spirito cristiano nei cristiani. Oggi sono presenti nei cinque continenti.
- Le Figlie della Sapienza, che vivono tutt'ora l'avventura spirituale della ricerca della Sapienza, tanto desiderata dal Montfort.
- I Fratelli di San Gabriele, a servizio della formazione umana e spirituale dei giovani, ispirata ai valori evangelici.
Luigi Maria Grignion de Montfort viene proclamato beato da Leone XIII, il 22 gennaio 1888.

Giovanni Paolo II nell’enciclica Redemptoris Mater, del 25 marzo 1987, lo indica come testimone e guida della spiritualità mariana.

Il suo manoscritto più importante “Trattato della vera devozione a Maria” rimane nascosto per 130 anni, ritrovato nel 1842 è stato pubblicato l'anno seguente. Da allora ha fatto il giro del mondo, tradotto in tutte le lingue. Grandi anime cristiane di sacerdoti, di suore e di laici, uomini e donne, si sono ispirate al "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine"per la propria vita spirituale e per operare grandi cose per Dio, nella Chiesa e nella società. Per rimanere vicini a noi, ricordiamo: Massimiliano Kolbe, Giovanni Calabria, Silvio Gallotti, Annibale di Francia, Bartolo Longo, Luigi Orione, Giacomo Alberione, Chiara Lubich, Giovanni Paolo lI.
L'insegnamento del trattato, pur rispecchiando una certa teologia dei secoli passati, espressa in un linguaggio non sempre attuale, è in piena armonia con la mariologia del Concilio Vaticano II, contenuta nel capitolo VIII della costituzione dogmatica Lumen Gentium. Giovanni Paolo Il, nella lettera enciclica Redemptoris Mater, presenta Monfort come «testimone e maestro» della spiritualità mariana che conduce a Gesù Cristo e al suo Vangelo. Alla vigilia del Grande Giubileo dell'anno Duemila, Monfort viene scoperto non solo come attuale, ma come profetico per il futuro della Chiesa. Una Chiesa dello Spirito Santo, sempre rinnovata alla scuola del Vangelo, nella quale Maria continua a formare i grandi Santi  ardenti del fuoco del divino amore, leggeri e sensibili al soffio dello Spirito Santo, veri discepoli di Gesù Cristo.
La spiritualità di Montfort è, dunque, un cammino verso la felicità e alla conversione radicale: voltare le spalle a un mondo di egoismo, con tutte le sue attrattive e volgere lo sguardo sul solo fine,  il Signore Gesù e, in Lui, su Dio Solo! Per conoscere la Sapienza eterna, San Luigi Maria ha costantemente invitato i fedeli ad affidarsi alla Vergine Maria, nella quale  si riconosce Colei che conduce sicuramente a Cristo. San Luigi Maria,,forte della sua esperienza personale, propone la consacrazione a Gesù Cristo attraverso Maria, come il mezzo più sicuro per vivere gli impegni del Battesimo. Luigi Maria  infaticabilmente ha  percorso le regioni occidentali della Francia predicando il mistero della Sapienza Eterna, Cristo Incarnato e Crocifisso, insegnando ad andare a Gesù per mezzo di Maria. È stato proclamato santo da Pio XII il 20 luglio 1947, il 20 luglio 1996 Giovanni Paolo II ne ha inserito la memoria nel Calendario generale della Chiesa, assegnandola al 28 aprile.
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