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TERRA SANTA

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Messaggio  federico.meneghello Dom 30 Apr - 7:01



Il nostro Dir. Don Battista, don Franco e don Caterino
festeggiano il loro 50° anniversario di sacerdozio. Per l’occasione hanno partecipato al PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA assieme ai sacerdoti della loro classe.
Sono stati giorni intensi di spiritualità e di comunione tra di loro.
Ecco una riflessione di don Franco, giunto a Roma senza passaporto e tuttavia presente dopo aver ricuperato il documento con una rocambolesca gara contro il tempo, grazie alla prontezza e alla abnegazione di Patrizia e Sofia, decise a non far perdere l’occasione a colui che da 25 anni guida la loro parrocchia. Presa la decisione alle 10 di sera, partite alle 5 del mattino dopo, con la ‘Freccia Rossa’ (Trenitalia) sono giunte a Roma e col taxi a S. Marta in Vaticano dov’era l’alloggio, nel momento in cui gli altri Sacerdoti (in forse d. Franco e d. Battista) stavano partendo con il pullman per l’aeroporto.


TERRA SANTA

Mi chiedevo sorvolando in aereo e atterrando in Palestina :
“ma la terra è quella che ho visto in tante altre parti,
come mai proprio questo fazzolettino di colline è stato scelto
per accogliere il Figlio di Dio”?
Eppure proprio lì ha voluto rimanere per 33 anni.

Il 1° aprile giorno dell’anniversario siamo andati a celebrare la Messa nel CENACOLO. Come mai lì, in quella stanzetta al piano superiore, quel pane spezzato è diventato per la prima volta il Corpo di Gesù, come avviene ogni volta che celebro la Messa ?
Eppure in quella stanzetta, il luogo più sacro per la fede cristiana, ora disadorna, squallida e abbandonata, “dove non è possibile nessun atto di culto perché sta sopra un santuario ebraico”, oltre il miracolo della Eucaristia, avviene la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti ancora insieme nella preghiera.
Lì la presenza di Gesù si è come riaccesa: un qualcosa di più luminoso,
di più profondo si è fatto sentire dentro di me..
E’ un qualcosa che mi sprona a credere e aprire ancora una volta il mio cuore.

E’ stato un credere nuovo che mi faceva dire PROPRIO QUI
per la prima volta Gesù ha fatto di quel pane e di quel vino il Suo Corpo e il Suo Sangue. Qui è presente GESU’ ora nella Messa che assieme celebriamo quasi furtivamente. Rimango stupito, in contemplazione …
è un voler solo dire GRAZIE. Qui c’è tutta la mia vita di prete (50 anni ); c’è tutta una realtà che vive nel CRISTO RISORTO alla quale FACCIO PARTE CON TUTTA LA CHIESA e L’UMANITA’.
.
Al Sacro Sepolcro anch’io ho toccato quella pietra dove è stato posto il Corpo di Gesù e dalla quale è risorto.
Ho pensato che tutta la nostra fede è Qui nella RISURREZIONE !
La nostra fede, quella che mi fa incontrare Maria che riceve l’annuncio dell’Angelo Gabriele e porta nel grembo il BAMBINO GESU’. IL VERBO di DIO SI E’ FATTO CARNE.
Ho baciato quel posto, abbiamo celebrato nella casa di Maria: ed eravamo a NAZARET …
A BETLEMME IL VERBO di DIO è venuto alla luce: il luogo ove Gesù Bambino è stato adagiato appena nato è identificato da UNA STELLA; nasce spontaneo inchinarsi e donare un atto di amore con un nuovo bacio e così riconoscere che in quel bambino appare tutto l’amore di Dio Padre per noi.
Ora Gesù Bambino non si identifica con un luogo: lo abbiamo incontrato in carne e ossa andando a visitare la casa di “DIO BAMBINO” (Ninos Dios) dove sono ospitati bambini con gravi handicap fisici e mentali, gestita da Suore del Verbo Incarnato e l’Asilo-nido delle Suore della Carità. Quanto amore concreto verso Gesù presente in ogni bambino. Ci siamo privati di quanto avevamo per lasciare un dono per le loro necessità.
Penso a quello che mi aveva detto d. Gianni, che non ha partecipato assieme a d. Antonio al Pellegrinaggio pur essendo del nostro gruppo,:” OGNI UOMO E’ TERRA SANTA”.



Questo Gesù farà brillare la luce del suo amore con la sua PASSIONE sulla croce:
siamo al Getzemani dove è stato tradito e si è abbandonato alla volontà del Padre. E’ stato il momento per sceglierlo così, abbandonato dal Padre.
DIO MIO, DIO MIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO ?
Sono stati momenti intensi, di commozione nuova per questo Dio che mi ama immensamente.
La mente e il cuore vanno a chi l’ha scelto come sposo dell’anima
e tutti coloro che l’hanno seguito e continuano a vivere il suo Ideale.
E’ stato il momento per unirmi a tutta l’Opera di Maria, al focolare..
QUI ci troviamo nella basilica del SANTO SEPOLCRO con la celebrazione della Messa, la domenica 2 aprile alle 6,30 del mattino con la comunità dei Francescani. E’ il giorno della nostra Prima Messa!
Il cuore è carico, bisognoso di misericordia perché mi sono reso conto
di aver poco ricambiato.
Pietro ha pianto, Gesù piange su Gerusalemme.
Abbiamo celebrato anche alla chiesa del DOMINUS FLEVIT (= Gesù piange)
con lo sguardo rivolto alla città così meravigliosamente bella e piena di speranza.

Quest’anno cercheremo di concretizzare la vita con L’ATTIMO PRESENTE
(il QUI, ADESSO )
E così la vita di Gesù la si potrà incontrare e vedere in ciascuno di noi.

Tutto il viaggio è andato bene prima di tutto perché eravamo nella terra di Gesù
e poi per il clima di vero e concreto amore reciproco tra di noi.
Sono stato aiutato in tutto da tutti per cui sono stato presente in tutti i momenti.
Il nostro 50° è stato celebrato con tanta gioia, presente il Nunzio Apostolico a Gerusalemme Vescovo Lazzarotto, ordinato assieme a noi. Ha preparato lui il programma e ci ha ospitati al Notre Dame of Jerusalem Center.

Ci siamo sentiti una famiglia e ABBIAMO TRASMESSO TANTA GIOIA in coloro che abbiamo incontrato in quei giorni.

d.Franco


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Messaggio  don.battista Dom 21 Mag - 20:45

federico.meneghello ha scritto:

Il nostro Dir. Don Battista, don Franco e don  Caterino
festeggiano il loro 50° anniversario di sacerdozio. Per l’occasione hanno partecipato al  PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA assieme ai sacerdoti della loro classe.
Sono stati giorni intensi di spiritualità e di comunione tra di loro.
Ecco una riflessione di don Franco, giunto a Roma senza passaporto e tuttavia presente dopo aver ricuperato il documento con una rocambolesca gara contro il tempo, grazie alla prontezza e alla abnegazione di Patrizia e Sofia, decise a non far perdere l’occasione a colui che da 25 anni guida la loro parrocchia. Presa la decisione alle 10 di sera, partite alle 5 del mattino dopo, con la ‘Freccia Rossa’ (Trenitalia) sono giunte a Roma e col taxi a S. Marta in Vaticano dov’era l’alloggio, nel momento in cui  gli altri Sacerdoti (in forse d. Franco e d. Battista) stavano partendo con il pullman per l’aeroporto.


TERRA  SANTA

Mi chiedevo sorvolando in aereo e atterrando in Palestina :
“ma la terra è quella che ho visto in tante altre parti,
come mai proprio questo fazzolettino di colline è stato scelto
per accogliere il Figlio di Dio”?
Eppure proprio lì ha voluto rimanere per 33 anni.

Il 1° aprile giorno dell’anniversario siamo andati a celebrare la Messa nel CENACOLO. Come mai lì, in quella stanzetta al piano superiore, quel pane spezzato è diventato per la prima volta il Corpo di Gesù, come avviene ogni volta che celebro la Messa ?
Eppure in quella stanzetta, il luogo più sacro per la fede cristiana, ora disadorna, squallida e abbandonata, “dove non è possibile nessun atto di culto perché sta sopra un santuario ebraico”, oltre il miracolo della Eucaristia, avviene la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti ancora insieme nella preghiera.
Lì la presenza di Gesù  si è come riaccesa: un qualcosa di più luminoso,
di più profondo si è fatto sentire dentro di me..
E’ un qualcosa che mi sprona a credere e aprire ancora una volta il mio cuore.
E’ stato un credere nuovo che mi faceva dire PROPRIO QUI
per la prima volta  Gesù ha fatto di quel pane e di quel vino il Suo Corpo e il Suo Sangue. Qui è presente GESU’ ora nella Messa che assieme celebriamo quasi furtivamente. Rimango stupito, in contemplazione …
E' un voler solo dire GRAZIE.  Qui c’è tutta la mia vita di prete (50 anni ); c’è tutta una realtà che vive nel CRISTO RISORTO alla quale  FACCIO PARTE CON  TUTTA LA CHIESA  e L’UMANITA’.
                        .

E'la nostra fede, quella che mi fa incontrare Maria che riceve l’annuncio dell’Angelo Gabriele e porta nel grembo il BAMBINO GESU’.  IL VERBO di  DIO SI E’ FATTO CARNE.
Ho baciato quel posto, abbiamo celebrato nella casa di Maria: ed  eravamo a NAZARET …
A BETLEMME  IL VERBO di DIO  è venuto alla luce: il luogo ove Gesù Bambino è stato adagiato appena nato è indicato da UNA STELLA; nasce spontaneo inchinarsi e donare un atto di amore con un nuovo bacio e così riconoscere che in quel bambino appare tutto l’amore di Dio Padre per noi.
Ora Gesù Bambino non si identifica con un luogo: lo abbiamo incontrato in carne e ossa andando a visitare la casa di “DIO BAMBINO” (Ninos Dios) dove sono ospitati bambini con gravi handicap fisici e mentali, gestita da Suore del Verbo Incarnato e l’Asilo-nido per bambini figli di ragazze madri, tenuto dalle Suore della Carità. Quanto amore concreto verso Gesù presente in ogni bambino. Ci siamo privati di quanto avevamo per lasciare un dono per le loro necessità.
Penso a quello che mi aveva detto d. Gianni, che non ha partecipato assieme a d. Antonio al Pellegrinaggio, anch'essi del nostro gruppo:” OGNI UOMO E’ TERRA SANTA”.
Questo Gesù farà brillare la luce del suo amore con la sua PASSIONE sulla croce:
siamo al Getzemani dove è stato tradito e si è abbandonato alla volontà del Padre. Il cuore è carico, bisognoso di misericordia perché mi sono reso conto di aver poco ricambiato. Pietro piangerà per il suo rinnegamento.
Abbiamo celebrato anche alla chiesa del DOMINUS FLEVIT (=il Signore piange)
con lo sguardo rivolto a Gerusalemme così meravigliosamente bella e piena di speranza, che non riconosce il tempo in cui è stata visitata.
Sono stati momenti intensi, di commozione nuova per questo Dio che mi ama immensamente.
Siamo sul Calvario: Gesù è in croce. E’ stato il momento per sceglierlo così, abbandonato dal Padre.
DIO MIO, DIO MIO PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO ?
La mente e il cuore vanno a chi l’ha scelto come sposo dell’anima
e tutti coloro che l’hanno seguito  e continuano a vivere il suo Ideale.
Adesso ci troviamo nella basilica del SANTO SEPOLCRO con la celebrazione della Eucaristia, la domenica 2 aprile alle 6,30 del mattino con la comunità dei Francescani. E’ il giorno della nostra Prima Messa solenne (02/04/1967)
Al S. Sepolcro anch’io ho toccato quella pietra dove è stato posto il Corpo di Gesù e dalla quale è risorto.
Ho pensato che tutta la nostra fede è Qui nella RISURREZIONE !

Quest’anno cercheremo di vivere con più coerenza il nostro sacerdozio approfittando di ogni ATTIMO PRESENTE (il QUI, ADESSO )
E così la vita di Gesù la si potrà incontrare e vedere in ciascuno di noi.        

Tutto il viaggio è andato bene prima di tutto perché eravamo nella terra di  Gesù
e poi per il clima di vero e concreto amore reciproco tra di noi.
Per la mia difficoltà di reggermi e di camminare, sono stato aiutato in tutto da tutti per cui sono stato presente in ogni tappa del pellegrinaggio.
Il nostro 50° è stato celebrato nella reciproca soddisfazione, presente il Nunzio Apostolico a Gerusalemme Vescovo Lazzarotto, ordinato sacerdote assieme a noi. Ha preparato lui il programma, i trasferimenti e ci ha fissato l'alloggio prima a S. Marta in Vaticano, poi al Notre Dame of Jerusalem Center.

Ci siamo sentiti una famiglia e ABBIAMO TRASMESSO TANTA GIOIA in coloro che abbiamo incontrato in quei giorni.

                                                                                                  d.Franco



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