MAGGIO: IL MESE DI MARIA
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MAGGIO: IL MESE DI MARIA
MAGGIO: IL MESE DI MARIA
Ave Maria… Ave Maria… Ave Maria... Nel mese di maggio il nome di Maria echeggia ovunque, specialmente in queste sere primaverili, nei piccoli gruppi di persone che si ritrovano all’imbrunire presso i capitelli votivi che punteggiano la campagna, in chiesa o negli antichi oratori pubblici e privati per recitare il rosario. Le statue e gli altarini dedicati a Vergine sono ornati di fiori freschi e profumati. Con semplicità e grande raccoglimento, meditando i misteri della vita di Cristo, si rende omaggio alla Madonna e si prega con fervore usando il linguaggio dell’infanzia, fatto di poche parole, sempre le stesse, ma ripetute e sussurrate dolcemente. È il linguaggio dell’amore, che si addice a Maria, la donna amata per eccellenza. E i fiori, oltre che un ornamento esteriore, rappresentano le buone azioni offerte al Signore per mezzo di sua Madre, le piccole virtù da coltivare.
Nell’educazione religiosa dei bambini, fra Otto e Novecento, si insegnava a fare qualche piccolo sacrificio, delle piccole rinunce in onore di Maria, dei “fioretti”. Oggi il rapporto con Dio è un po’ cambiato, forse si è fatto più maturo, ma la venerazione di Maria è rimasta un elemento imprescindibile per un vero cristiano. E così anche la recita quotidiana del rosario nel mese di maggio ha conservato la sua freschezza, è un’esperienza bella, una pratica da vivere, da raccomandare, assolutamente da non perdere. Quanta devozione nel recitare, alla fine, la Salve Regina, le Litanie, le invocazioni e le giaculatorie imparate dalle nostre nonne. Quanta partecipazione nel seguire le riflessioni che ogni anno si rinnovano con i suggerimenti dei nostri vescovi. Quest’anno ad esempio, nella ricorrenza dei cento anni dalle apparizioni della Madonna a Fatima, che ebbero inizio il 13 maggio 1917, le meditazioni sono ispirate agli scritti di suor Lucia, una dei tre pastorelli. Nelle nostre parrocchie il mese di maggio si chiude il 31 con una bella processione, la partecipazione di tanta gente e un ricco repertorio di canti mariani. In questo giorno, peraltro, cade l’unica festa mariana prevista dall’anno liturgico nel mese di maggio, la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta. È la Vergine in cammino che guida anche il nostro cammino e ci è sempre accanto. Si potrebbe anche definire la festa del Magnificat. Maria, la serva del Signore, perfeziona la sua umiltà davanti a Dio completandola con la carità verso il prossimo. È sempre Lei a ricordarci che non è possibile amare Dio che non vediamo, se non amiamo il prossimo che vediamo.
Sarebbe inutile cercare quando è nato il mese mariano che è diffuso sia nelle Chiese d’Oriente che d’Occidente: esso non è il frutto dell’intuizione di una singola persona, ma è l’esito di un’esigenza del cuore di tutto un popolo, semplice e innamorato di Maria. Affidiamoci a Lei con fiducia.
Atto di affidamento a Maria.
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, io, piccolo figlio tuo, mi consacro totalmente a te, per vivere una vita santa, per essere tuo piccolo servo, perché tu, dolce Madre, possa contare sempre su di me, e possa aiutarti a portare a compimento in me il disegno d'amore che il Padre ha su ognuno di noi. Donami, o Madre di Gesù e Madre mia, la grazia di essere sempre fedele alla Chiesa e al Santo Padre, e, unito a te, amare e adorare il Signore Gesù. Amen
Chiediamo la benedizione alla Madonna
Rimirateci, o Maria, con quegli occhi di pietà,
soccorreteci, o Regina, con la vostra carità
e degnatevi di impartirci la vostra santa benedizione. Amen
Ave Maria… Ave Maria… Ave Maria... Nel mese di maggio il nome di Maria echeggia ovunque, specialmente in queste sere primaverili, nei piccoli gruppi di persone che si ritrovano all’imbrunire presso i capitelli votivi che punteggiano la campagna, in chiesa o negli antichi oratori pubblici e privati per recitare il rosario. Le statue e gli altarini dedicati a Vergine sono ornati di fiori freschi e profumati. Con semplicità e grande raccoglimento, meditando i misteri della vita di Cristo, si rende omaggio alla Madonna e si prega con fervore usando il linguaggio dell’infanzia, fatto di poche parole, sempre le stesse, ma ripetute e sussurrate dolcemente. È il linguaggio dell’amore, che si addice a Maria, la donna amata per eccellenza. E i fiori, oltre che un ornamento esteriore, rappresentano le buone azioni offerte al Signore per mezzo di sua Madre, le piccole virtù da coltivare.
Nell’educazione religiosa dei bambini, fra Otto e Novecento, si insegnava a fare qualche piccolo sacrificio, delle piccole rinunce in onore di Maria, dei “fioretti”. Oggi il rapporto con Dio è un po’ cambiato, forse si è fatto più maturo, ma la venerazione di Maria è rimasta un elemento imprescindibile per un vero cristiano. E così anche la recita quotidiana del rosario nel mese di maggio ha conservato la sua freschezza, è un’esperienza bella, una pratica da vivere, da raccomandare, assolutamente da non perdere. Quanta devozione nel recitare, alla fine, la Salve Regina, le Litanie, le invocazioni e le giaculatorie imparate dalle nostre nonne. Quanta partecipazione nel seguire le riflessioni che ogni anno si rinnovano con i suggerimenti dei nostri vescovi. Quest’anno ad esempio, nella ricorrenza dei cento anni dalle apparizioni della Madonna a Fatima, che ebbero inizio il 13 maggio 1917, le meditazioni sono ispirate agli scritti di suor Lucia, una dei tre pastorelli. Nelle nostre parrocchie il mese di maggio si chiude il 31 con una bella processione, la partecipazione di tanta gente e un ricco repertorio di canti mariani. In questo giorno, peraltro, cade l’unica festa mariana prevista dall’anno liturgico nel mese di maggio, la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta. È la Vergine in cammino che guida anche il nostro cammino e ci è sempre accanto. Si potrebbe anche definire la festa del Magnificat. Maria, la serva del Signore, perfeziona la sua umiltà davanti a Dio completandola con la carità verso il prossimo. È sempre Lei a ricordarci che non è possibile amare Dio che non vediamo, se non amiamo il prossimo che vediamo.
Sarebbe inutile cercare quando è nato il mese mariano che è diffuso sia nelle Chiese d’Oriente che d’Occidente: esso non è il frutto dell’intuizione di una singola persona, ma è l’esito di un’esigenza del cuore di tutto un popolo, semplice e innamorato di Maria. Affidiamoci a Lei con fiducia.
Atto di affidamento a Maria.
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, io, piccolo figlio tuo, mi consacro totalmente a te, per vivere una vita santa, per essere tuo piccolo servo, perché tu, dolce Madre, possa contare sempre su di me, e possa aiutarti a portare a compimento in me il disegno d'amore che il Padre ha su ognuno di noi. Donami, o Madre di Gesù e Madre mia, la grazia di essere sempre fedele alla Chiesa e al Santo Padre, e, unito a te, amare e adorare il Signore Gesù. Amen
Chiediamo la benedizione alla Madonna
Rimirateci, o Maria, con quegli occhi di pietà,
soccorreteci, o Regina, con la vostra carità
e degnatevi di impartirci la vostra santa benedizione. Amen
Ospite- Ospite
MAGGIO IL MESE DI MARIA
---------------------------------------------------------------------------------------Maurizio.Pengo ha scritto:MAGGIO: IL MESE DI MARIA
Ave Maria… Ave Maria… Ave Maria... Nel mese di maggio il nome di Maria echeggia ovunque, specialmente in queste sere primaverili, nei piccoli gruppi di persone che si ritrovano all’imbrunire presso i capitelli votivi che punteggiano la campagna, in chiesa o negli antichi oratori pubblici e privati per recitare il rosario. Le statue e gli altarini dedicati a Vergine sono ornati di fiori freschi e profumati. Con semplicità e grande raccoglimento, meditando i misteri della vita di Cristo, si rende omaggio alla Madonna e si prega con fervore usando il linguaggio dell’infanzia, fatto di poche parole, sempre le stesse, ma ripetute e sussurrate dolcemente. È il linguaggio dell’amore, che si addice a Maria, la donna amata per eccellenza. E i fiori, oltre che un ornamento esteriore, rappresentano le buone azioni offerte al Signore per mezzo di sua Madre, le piccole virtù da coltivare.
Nell’educazione religiosa dei bambini, fra Otto e Novecento, si insegnava a fare qualche piccolo sacrificio, delle piccole rinunce in onore di Maria, dei “fioretti”. Oggi il rapporto con Dio è un po’ cambiato, forse si è fatto più maturo, ma la venerazione di Maria è rimasta un elemento imprescindibile per un vero cristiano. E così anche la recita quotidiana del rosario nel mese di maggio ha conservato la sua freschezza, è un’esperienza bella, una pratica da vivere, da raccomandare, assolutamente da non perdere. Quanta devozione nel recitare, alla fine, la Salve Regina, le Litanie, le invocazioni e le giaculatorie imparate dalle nostre nonne. Quanta partecipazione nel seguire le riflessioni che ogni anno si rinnovano con i suggerimenti dei nostri vescovi. Quest’anno ad esempio, nella ricorrenza dei cento anni dalle apparizioni della Madonna a Fatima, che ebbero inizio il 13 maggio 1917, le meditazioni sono ispirate agli scritti di suor Lucia, una dei tre pastorelli. Nelle nostre parrocchie il mese di maggio si chiude il 31 con una bella processione, la partecipazione di tanta gente e un ricco repertorio di canti mariani. In questo giorno, peraltro, cade l’unica festa mariana prevista dall’anno liturgico nel mese di maggio, la festa della Visitazione di Maria a Elisabetta. È la Vergine in cammino che guida anche il nostro cammino e ci è sempre accanto. Si potrebbe anche definire la festa del Magnificat. Maria, la serva del Signore, perfeziona la sua umiltà davanti a Dio completandola con la carità verso il prossimo. È sempre Lei a ricordarci che non è possibile amare Dio che non vediamo, se non amiamo il prossimo che vediamo.
Sarebbe inutile cercare quando è nato il mese mariano che è diffuso sia nelle Chiese d’Oriente che d’Occidente: esso non è il frutto dell’intuizione di una singola persona, ma è l’esito di un’esigenza del cuore di tutto un popolo, semplice e innamorato di Maria. Affidiamoci a Lei con fiducia.
Atto di affidamento a Maria.
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, io, piccolo figlio tuo, mi consacro totalmente a te, per vivere una vita santa, per essere tuo piccolo servo, perché tu, dolce Madre, possa contare sempre su di me, e possa aiutarti a portare a compimento in me il disegno d'amore che il Padre ha su ognuno di noi. Donami, o Madre di Gesù e Madre mia, la grazia di essere sempre fedele alla Chiesa e al Santo Padre, e, unito a te, amare e adorare il Signore Gesù. Amen
Chiediamo la benedizione alla Madonna
Rimirateci, o Maria, con quegli occhi di pietà,
soccorreteci, o Regina, con la vostra carità
e degnatevi di impartirci la vostra santa benedizione. Amen
TUTTO BENE. D.BATT
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