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La strage degli innocenti

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Messaggio  federico.meneghello Lun 26 Feb - 18:59


La vacanze di natale possono essere spesso deprimenti quando non si metabolizza la figura di un bambino-Dio che è venuto al mondo nella povertà per renderci povero con i poveri….. Gli auguri reciproci tra noi borghesi divengono un rituale che a volte appare patetico, sterile, senza vita, , privo di quella gioia che si era accesa negli occhi sbarrati e nei volti dei pastori che sorvegliano il loro gregge a Betlemme, due millenni or sono. Non era nato in un palazzo , tra le comodità, ma tra i fetori di povera gente, misera, ignorante,, il neonato emetteva i suoi primi vagiti sulla greppia di una stalla che fendeva il mistero del cielo . Se comparassimo tale evento inequivocabile con l’atmosfera dolciastra che fuoriesce dai presepi, forse una riflessione ci verrebbe spontanea. Riflessione sul contrasto, sulla dicotomia tra la festività del presepe e l’evento nella sua crudezza, come viene raccontato da Luca e Matteo.
Penso all’avvento dei Magi , astrologi, il dono della mirra, l’erba più amara dell’oriente, la terribile strage degli innocenti ordita dalla perversione di Erode e
a Gesù, la causa involontaria del tutto. Rifletto sul sapore della tragedia, quasi nascosta dall’euforia della festività natalizia. Il sangue sparso nel mondo si confonde con le grida strazianti di quelle madri che assistono impotenti alla furia di quei soldati , che, ciechi esecutori, si accaniscono sui loro bambini.
Il dolore sembra vincere anche sul Natale che dovrebbe essere, per cristiani e non cristiani, un forte e deciso simbolo di festa. Il dolore delle nostre aspirazioni disattese, delle nostre speranze che vanno in frantumi…. Pensiamo ai nostri cari umiliati da eventi che sembrano più grandi di loro , le nostre vite spezzate, i nostri amori che periscono prima di nascere, il contrasto ci sovrasta, il buio ci fa contorno, in bocca spesso non ci resta che il gusto amaro della mirra. Eppure l’incarnazione rimane un mistero. Ci coinvolge quando diviene certezza, ci rende più umani tra gli umani e nello stesso tempo ci nutriamo di trascendente,proiettandoci oltre i nostri eleganti perbenismi, e i nostri egocentrismi. La strage degli innocenti è citata tra i vangeli canonici, nell’infanzia di Matteo… Non è mai stata storicamente attendibile, ma si adegua al profilo storico di Erode il grande, chiamato così per la sue competenze architettoniche, in effetti fece ricostruire il tempio di Gerusalemme, tanti altri palazzi, sia a Gerusalemme che in Palestina. Era un re vassallo posto dall’ imperatore romano Ottaviano Augusto per controllare lo spirito di rivolta di molti ebrei in Palestina. Educato a Roma, era di origine araba, ufficialmente aderiva alla religione ebraica, ambiziosissimo , si era imparentato con la famiglia degli Asmonei, avversi ai Romani con i quali per un gioco opportunistico cercava di mediare.
Ma il suo delirio di onnipotenza non aveva limiti, la sua mania di persecuzione lo induceva a scorgere nemici tra i suoi familiari al punto di uccidere la moglie Asmonea, la suocera e tre figli oltre a altri rappresentanti della sua famiglia… Un despota psicopatico , allucinato, che faceva tanto comodo ai romani per la sua propensione a tenere a bada con metodi crudelissimi i sovversivi, i nemici della potenza del Tevere. Come persona , nella sostanza un reuccio, aveva il terrore di essere spodestato da chiunque, fu destabilizzato probabilmente dalla visita dei Magi che gli parlavano della stella, di un Messia che doveva nascere a Betlemme, una città piccolissima vicina a Gerusalemme……. Nella sua mente contorta scorgeva un rivale e per un tiranno sanguinario è facile eliminare un bambino….Erode era una persona colta e conosceva le scritture, se le faceva interpretare. Sapeva che il profeta Michea aveva scritto;”e tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda, da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele….. “ e per uccidere l’ipotetico Messia il folle Erode ordina una strage di bambini nella piccola città vicina a Gerusalemme, nessuno avrà avuto il coraggio di opporsi alla sua incredibile crudeltà---- Matteo incalza citando la profezia di Geremia”un grido è stato udito in Rama ,un pianto e un lamento terribile . Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata perché non sono più…. “ Rachele era la bellissima e amatissima moglie del patriarca Giacobbe, che dopo un periodo di sterilità ebbe Giuseppe e Beniamino , e con il secondogenito muore di parto…. Secondo la leggenda Rachele era stata sepolta a Betlemme e pertanto assurge a antenata di tutti quei poveri innocenti , dai 0 ai due anni barbaramente uccisi per il capriccio di un sanguinario….. Rachele condivide il dolore immane di tali madri cui è stato strappato il figlioletto dalle braccia per mano di rozzi soldati ubriachi….. E di fronte a tanta sofferenza non vuole essere consolata…… Vari scrittori fra i quali Camus pongono in evidenza la sofferenza dell’innocente che impedisce di cogliere la provvidenza di Dio, sviluppando la tematica del mistero, del silenzio di Dio….. La chiesa considera gli innocenti di Betlemme i primi martiri…… Oltre all’evangelista Matteo saranno citati nella leggenda Aurea di Jacopo di Varazze, vescovo e frate domenicano nel 1260 circa dopo Cristo …… Si prospetta Erode agonizzante roso dai vermi prima della morte, viene quindi descritta l’agonia e la morte dell’empio. Colui che aveva fatto bruciare le navi dei Magi……. E aveva ordinato che venisse condannato a morte il figlio Antipatro prima di esalare l’ultimo respiro….. Nella sacre rappresentazioni medievali Erode viene rappresentato dai tratti orribili, somigliante a un demone orrendo, il simbolo della crudeltà…… Simboleggia l’incarnazione del male , e non era l’unico tiranno in quei tempi, ma interroghiamo la nostra epoca…. Quanti bambini innocenti tuttora muoiono di fame in tante parti del mondo, tuttora in certe zone i bambini vengono prostituiti, massacrati per lo smercio di organi, il pianto di Rachele continua a essere inconsolato.
E chi sono gli Erodi della nostra epoca??? Quesiti angoscianti che ci interpellano e ci invitano a propagare il bene per evitare che Dio si vergogni degli uomini…..
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Messaggio  don.battista Lun 26 Feb - 21:34

federico.meneghello ha scritto:
La vacanze di natale possono essere spesso deprimenti quando non si metabolizza la figura di un bambino-Dio  che è venuto al mondo nella povertà per renderci poveri con i poveri….. Gli auguri reciproci tra noi borghesi divengono un rituale  che a volte appare patetico, sterile, senza vita, , privo di quella gioia che si era accesa negli occhi sbarrati e nei volti dei pastori che sorvegliano  il loro gregge a Betlemme, due millenni or sono. Non era nato in un palazzo , tra le comodità,  ma tra i fetori  di povera gente, misera, ignorante,, il neonato emetteva  i suoi primi vagiti  sulla greppia di una stalla che fendeva il mistero del cielo . Se  comparassimo tale evento inequivocabile  con l’atmosfera dolciastra che fuoriesce dai presepi, forse una riflessione ci verrebbe spontanea.   Riflessione sul contrasto, sulla dicotomia tra la festività del presepe e l’evento nella sua crudezza, come viene raccontato da Luca e Matteo.
Penso all’avvento dei Magi , astrologi, il dono della mirra, l’erba più amara dell’oriente, la terribile strage degli innocenti ordita dalla perversione  di Erode e
a Gesù, la causa involontaria  del tutto.  Rifletto sul sapore della tragedia, quasi nascosta dall’euforia della festività natalizia. Il sangue sparso nel mondo si confonde con le grida strazianti di quelle madri  che assistono impotenti alla furia di quei soldati , che, ciechi esecutori, si accaniscono sui loro bambini.
Il dolore sembra vincere anche sul Natale che dovrebbe essere, per cristiani e non cristiani, un forte e deciso simbolo di festa. Il dolore delle nostre aspirazioni  disattese, delle nostre speranze che vanno in  frantumi….     Pensiamo ai nostri cari  umiliati da eventi che sembrano più grandi di loro , le nostre vite spezzate, i nostri amori che periscono prima di nascere, il contrasto ci sovrasta, il buio ci fa contorno, in bocca spesso non ci resta che il gusto amaro della mirra.  Eppure l’incarnazione rimane un mistero. Ci  coinvolge quando diviene certezza, ci rende più umani tra gli umani e nello stesso tempo ci nutriamo di trascendente,proiettandoci oltre i nostri eleganti perbenismi,   e i nostri egocentrismi.   La strage degli innocenti è citata  tra i vangeli canonici, nell’infanzia di Matteo… Non è mai stata storicamente attendibile,  ma si adegua al profilo storico di Erode il grande, chiamato così per la sue competenze architettoniche, in effetti fece ricostruire il tempio di Gerusalemme, tanti altri palazzi, sia a Gerusalemme che in  Palestina. Era un re vassallo  posto dall’ imperatore romano Ottaviano Augusto per controllare lo spirito di rivolta di molti ebrei in Palestina. Educato a  Roma, era di origine araba,  ufficialmente aderiva alla religione ebraica,  ambiziosissimo , si era imparentato con la famiglia degli  Asmonei,  avversi ai Romani con i quali per un gioco opportunistico cercava di mediare.
Ma il suo delirio di onnipotenza non aveva limiti, la sua mania di persecuzione  lo induceva a scorgere nemici tra i suoi familiari  al punto di uccidere la moglie Asmonea, la suocera e tre figli oltre a altri rappresentanti della sua famiglia… Un despota psicopatico , allucinato,  che faceva tanto comodo ai romani per la sua propensione a tenere a bada con metodi crudelissimi   i sovversivi, i nemici della potenza del Tevere. Come persona , nella sostanza un reuccio, aveva il terrore di essere spodestato da chiunque, fu destabilizzato probabilmente dalla visita dei Magi che gli parlavano della stella, di un Messia che  doveva nascere a  Betlemme, una città piccolissima vicina a  Gerusalemme…….    Nella sua mente contorta scorgeva un rivale e per un tiranno sanguinario è facile eliminare un bambino….Erode era una persona colta  e conosceva le scritture, se le faceva interpretare. Sapeva che il profeta Michea aveva scritto;”e tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda,  da te  uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele….. “  e per uccidere l’ipotetico Messia il folle Erode ordina una strage di bambini nella piccola città vicina a  Gerusalemme, nessuno avrà avuto il coraggio di opporsi alla sua  incredibile crudeltà----   Matteo incalza citando la profezia di Geremia”un grido è stato udito in Rama ,un pianto e un lamento terribile . Rachele piange i suoi figli  e non vuole essere consolata perché non sono più…. “ Rachele era la bellissima e amatissima moglie  del patriarca Giacobbe, che dopo un periodo di sterilità ebbe Giuseppe e Beniamino , e con il secondogenito muore di parto….   Secondo la leggenda  Rachele era stata sepolta a   Betlemme e pertanto assurge a antenata di tutti quei poveri innocenti , dai 0 ai due anni barbaramente uccisi per il capriccio di un sanguinario….. Rachele condivide il dolore immane di tali madri cui è stato strappato il figlioletto dalle  braccia per mano di rozzi soldati ubriachi…..  E di fronte a tanta sofferenza non vuole essere consolata…… Vari scrittori fra i quali Camus  pongono in evidenza la sofferenza dell’innocente che impedisce di cogliere la provvidenza di Dio, sviluppando la tematica del mistero, del silenzio di Dio…..     La chiesa considera gli innocenti di Betlemme  i primi martiri…… Oltre all’evangelista Matteo saranno citati nella leggenda Aurea di  Jacopo di  Varazze,  vescovo e frate domenicano nel 1260 circa dopo Cristo ……  Si prospetta Erode agonizzante roso dai vermi prima della morte, viene quindi descritta l’agonia e la morte dell’empio. Colui che aveva fatto bruciare le navi dei Magi…….  E aveva ordinato che venisse condannato a morte il figlio  Antipatro prima di esalare l’ultimo respiro….. Nella sacre  rappresentazioni medievali Erode  viene rappresentato dai tratti orribili, somigliante a un demone orrendo, il simbolo della crudeltà……      Simboleggia l’incarnazione del male ,  e non era l’unico tiranno in quei tempi, ma interroghiamo la nostra epoca…. Quanti bambini innocenti  tuttora  muoiono di fame in tante parti del mondo, tuttora in certe zone i bambini vengono prostituiti, massacrati per lo smercio di organi, il pianto di Rachele continua a essere inconsolato.
E chi sono gli  Erodi della nostra epoca??? Quesiti angoscianti che ci interpellano e ci invitano a propagare il bene per evitare che Dio si vergogni degli uomini…..                
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