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Festa del Voto 2019

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Messaggio  federico.meneghello Gio 9 Mag - 18:52



La festa del Voto a Piove di Sacco rimane sempre viva nel cuore dei piovesi; è un appuntamento al quale non si po' mancare.
Le Sante Messe si susseguono per tutta la mattina con buona partecipazione, ma il momento più intenso rimane la processione, quel tratto di strada, 1000 metri, tra il Comune/Duomo fino al Santuario.
Fin dal suo inizio nel 1631, la festa del Voto è stata istituita, per volontà della comunità civile, che si è impegnata in modo perpetuo, con una delibera, di svolgere in segno di devozione, il 6 maggio di ogni anno, la solenne processione in onore alla Vergine, Madonna delle Grazie, in ringraziamento per la liberazione dalla peste, malattia contagiosa, che si manifestava nella popolazione piovese.
In questo 389° anniversario, Sindaci, Assessori e Consiglieri puntualmente, si sono riuniti nella sala consigliare del comune, hanno riletto la delibera, al termine della quale ad ognuno è stata consegnata la candela, da portare in segno votivo e di impegno al Santuario; quindi in corteo si sono avviati verso il Duomo, da qui, dietro la croce portata dai chierichetti, in solenne processione hanno preso la strada verso il viale del Santuario uniti ai fedeli, ai sacerdoti, alle associazioni presenti nel territorio, con stendardi e vessilli del comune di Piove.
Nella preparazione c'è il coinvolgimento della comunità, che partecipa attivamente ornando il tragitto con drappi ai balconi delle case, fiori davanti alle edicole dei misteri del rosario lungo il Viale.
Mezz’ora di strada dove un popolo in cammino, ognuno con le sue attese nel cuore, prega, canta, si rivolge a Maria Santissima.
Ogni anno per la festa del Voto viene scelto un tema. Quest'anno il tema è stato la solitudine, l’abbandono, le povertà che colpiscono il nostro territorio; per questo motivo, due rappresentanti della Caritas Vicariale, San Vincenzo e Movimento per la Vita hanno portato l’immagine di Maria in processione. E’ stato invitato il direttore diocesano per la Caritas don Luca Facco che ha presieduto la solenne Liturgia Eucaristica, esortandoci nella sua omelia, ad approfondire “la solitudine” unite alle molte fragilità che possiamo vedere come la peste del nostro tempo, per chiedere aiuto a Maria.
La moltitudine di persone, ha scaldato il cuore di don Luca, che subito ha ringraziato per pregare assieme. Don Luca ha detto che da una analisi dell’ONU, si vede nella nostra società contemporanea, il profondo senso di solitudine, dalla quale ne consegue il “cattivismo”.
Ci preoccupa la fragilità della famiglia, luogo privilegiato per crescere, dialogare, amare, litigare, rappacificare, se questo legame è debole, nasce la fragilità della famiglia e quella delle persone che la compongono.
Da questa solitudine nasce la bassa qualità delle nostre amicizie, la difficoltà di stabilire amicizie stabili e durature; molte persone dichiarano di non avere amici, spesso ci sono amicizie strumentali ad esempio: ti sono amico fin che ho bisogno di te!
Le moderne tecnologie ci invitano a far parte di gruppi di amicizie digitali facebook, ma c’ è il rischio di perdere il contatto con le persone, sono amicizie omogenee e piatte, senza legami.
Don Luca ha continuato, oggi, nel vangelo troviamo Gesù e Maria allo sposalizio di Cana, un uomo e una donna decidono di investire sulla loro relazione, creare insieme una famiglia, è una bella notizia!
In questa circostanza viene a mancare il vino! Maria si accorge, vede, coglie, osserva, ascolta, guarda.
E’ attenta!
La Madonna parla a Gesù dicendo che non hanno più vino.
Gesù ascolta e dice che non è venuta ancora la sua ora, Gesù manifesta la sua angoscia.
Maria nel suo ruolo di educatrice spinge Gesù a tirare fuori la Sua capacità, la Sua divinità, a rinascere. Maria in questo contesto fa rinascere Gesù alla vita, non solo vita fisica che Lei ha già donata, ma anche alla vita sociale di comunità. (Gesù è stato nascosto per trent’anni.)
Maria dice a Gesù di nascere, prendere le Sue responsabilità, di attivarsi, di fare.
Questo vangelo ci porta a capire che abbiamo bisogno di persone, di comunità che si attivino con nuove risorse, a spingere, a chiamare, a costruire reti di socializzazione.
A conclusione don Luca, chiede ai presenti che cresca il numero di politici capaci ad aiutare. La politica è una delle forme più preziose della carità, possiamo arrivare a convertirci che la carità è il principio fondamentale delle micro relazioni, da quelle familiari o piccoli gruppi alle macro relazioni, rapporti sociali ed economici per poter aiutare il popolo e la vita degli altri.
Vergine Maria, ascoltaci.
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Messaggio  CristianoCavedon Mar 14 Mag - 8:05

federico.meneghello ha scritto:

La festa del Voto a Piove di Sacco rimane sempre viva nel cuore dei piovesi; è un appuntamento al quale non si po' mancare.
Le Sante Messe si susseguono per tutta la mattina con buona partecipazione, ma il momento più intenso rimane la processione, quel tratto di strada,  1000 metri, tra il Comune/Duomo fino al Santuario.
Fin dal suo inizio  nel 1631, la festa del Voto è stata istituita per volontà della comunità civile impegnata in modo perpetuo,  con una delibera,  a svolgere in segno di devozione, il 6 maggio di ogni anno, la solenne processione in onore alla Vergine, Madonna delle Grazie, in  ringraziamento per la liberazione dalla peste, malattia contagiosa, che si manifestava nella popolazione piovese.
In questo 389° anniversario, Sindaci, Assessori e Consiglieri puntualmente, si sono riuniti nella sala consigliare del comune, hanno riletto la delibera, al termine della quale ad ognuno è stata consegnata la candela, da portare in segno votivo e di impegno al Santuario; quindi in corteo si sono avviati verso il Duomo, da qui, dietro la croce portata dai chierichetti, in  solenne processione hanno preso la strada verso il viale del Santuario uniti ai fedeli, ai sacerdoti, alle associazioni presenti nel territorio, con stendardi e vessilli del comune di Piove.
Nella preparazione  c'è il coinvolgimento della comunità, che partecipa attivamente ornando il tragitto con drappi ai balconi delle case,  fiori davanti alle  edicole dei misteri del rosario lungo il Viale.
Mezz’ora di strada dove un popolo in cammino, ognuno con le sue attese nel cuore, prega, canta, si rivolge a Maria Santissima.
Ogni anno per la festa del Voto viene scelto un tema. Quest'anno  il tema è stato la solitudine, l’abbandono, le povertà che colpiscono il nostro territorio; per questo motivo, due rappresentanti della Caritas Vicariale,  San Vincenzo e Movimento per la Vita hanno  portato l’immagine di Maria in processione. E’ stato invitato il direttore diocesano per la Caritas don Luca Facco che ha presieduto la solenne Liturgia Eucaristica, esortandoci nella sua omelia, ad approfondire “la solitudine” unite alle molte fragilità  che possiamo vedere come  la peste del nostro tempo, per chiedere aiuto a Maria.
La moltitudine di  persone, ha scaldato  il cuore di don Luca, che subito ha ringraziato per pregare assieme. Don Luca ha detto che da una analisi dell’ONU, si vede nella nostra società contemporanea,  il profondo senso di solitudine, dalla quale ne consegue il “cattivismo”.
Ci preoccupa la fragilità della famiglia, luogo privilegiato per crescere, dialogare, amare, litigare, rappacificare, se questo legame è debole,  nasce la fragilità della famiglia e quella delle persone che la compongono.
Da questa solitudine nasce la bassa qualità delle nostre amicizie, la difficoltà di stabilire amicizie stabili e durature; molte persone dichiarano di non avere amici, spesso ci sono amicizie strumentali ad esempio: ti sono amico fin che ho bisogno di te!
Le moderne tecnologie ci invitano a far parte di gruppi di amicizie digitali facebook, ma c’ è il rischio di perdere il contatto con le persone, sono amicizie omogenee e piatte, senza legami.
Don Luca ha continuato, oggi, nel vangelo troviamo Gesù e Maria allo sposalizio di Cana, un uomo e una donna decidono di investire sulla loro relazione, creare  insieme una famiglia, è una bella notizia!
In questa circostanza viene a mancare il vino! Maria si accorge, vede, coglie, osserva, ascolta, guarda.
E’ attenta!
La Madonna parla a Gesù dicendo che non hanno più vino.
Gesù ascolta e dice che non è venuta ancora la sua ora, Gesù manifesta la sua angoscia.
Maria nel suo ruolo di educatrice spinge Gesù  a tirare fuori la Sua capacità, la Sua divinità,   a rinascere. Maria in questo contesto fa rinascere Gesù alla vita, non solo vita fisica che Lei ha già donata, ma anche alla vita sociale di comunità. (Gesù è stato nascosto per trent’anni.)
Maria dice a Gesù di nascere, prendere le Sue responsabilità, di attivarsi, di fare.
Questo vangelo ci porta a capire che abbiamo bisogno di persone, di comunità che si attivino con nuove risorse, a spingere, a chiamare,  a costruire  reti di socializzazione.
A conclusione don Luca, chiede ai presenti che cresca il numero di politici capaci ad aiutare. La politica è una delle forme più preziose della carità, possiamo arrivare a convertirci che la carità è il principio fondamentale delle micro relazioni, da quelle familiari o piccoli gruppi alle macro relazioni, rapporti sociali ed economici per poter aiutare il popolo e la vita degli altri.
Vergine Maria, ascoltaci.

CristianoCavedon

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