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Terra Santa: Terra di Gesù e di Maria

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Messaggio  Ospite Sab 9 Apr - 19:57

Terra Santa: Terra di Gesù e di Maria

Tutti sanno dove si è svolta la vita terrena di Gesù, nell’antica Palestina, crocevia di popoli e di civiltà, luogo di incontro e di scontro di molte culture e religioni, terra dove i conflitti territoriali da sempre generano una catena di violenze e soprusi. Fin dai tempi più antichi vi sono accaduti episodi terribili puntualmente raccontati dalla Bibbia e anche oggi giornali e tv ci parlano dei conflitti mai risolti fra Israeliani e Palestinesi. Ma nonostante tutto per noi cristiani questa terra martoriata rimane la Terra Santa, la terra dei patriarchi e dei profeti, la terra di Gesù e di Maria.
Chi ama Gesù e Maria dovrebbe sentire un particolare desiderio di conoscere anche i luoghi in cui hanno vissuto e che ancor oggi conservano le tracce del loro passaggio.
Oggi, contrariamente a quanto si possa pensare, Israele non è una zona di guerra dalla quale tenersi lontani e le attuali misure di sicurezza garantiscono ai viaggiatori la possibilità di accedere alla maggior parte dei Luoghi Santi. Quindi il pellegrinaggio in Terrasanta è possibile e raccomandabile. E chi vorrà farlo sarà testimone di un’esperienza culturale e spirituale unica, imperdibile e indimenticabile.
Il territorio della Terrasanta non è molto vasto, ma molto vario: misura 250 chilometri di lunghezza (da Dan a Bersabea) e circa 80 di larghezza (dal Mediterraneo al Giordano), Gerusalemme è alta 800 metri sul livello del mare, Gerico è situata a 350 metri sotto il livello del Mediterraneo dove da aprile a ottobre non piove mai.
La Terrasanta si percorre tutta in otto giorni e ad ogni mezza giornata il paesaggio cambia completamente. Se la “presenza” di Gesù si avverte ovunque, quella di Maria è discreta, ma costante.
La prima emozione forte si ha già all’arrivo con l’aereo a Tel Aviv, sorvolando i villaggi della costa e le splendide coltivazioni israeliane. Oltrepassate le rovine di Cesarea Marittima, antica capitale della Giudea dove risiedette il governatore romano Ponzio Pilato, si giunge ad Haifa, città portuale alle pendici del Monte Carmelo. Qui si ha il primo incontro con Maria, la Stella Maris, nel bellissimo santuario costruito sulla grotta che fu abitata dal profeta Elia.
Addentrandosi tra le verdi colline della Galilea si arriva rapidamente a Nazareth. Nel cuore della grande città la moderna basilica dell’Annunciazione racchiude la grotta del mistero dell’Incarnazione. Qui l’Angelo apparve alla Vergine Maria preannunciando che sarebbe diventata la Madre del Salvatore. Nei pressi, oltre il convento francescano, sorge la chiesa di San Giuseppe, costruita sul luogo dove Gesù visse per trent’anni con Maria e Giuseppe e poco oltre è visibile la cosiddetta Fontana della Vergine. Tra le colline intorno si può visitare Cana, dove ebbe luogo il primo miracolo di Gesù: la trasformazione dell’acqua in vino. Qui molte coppie rinnovano le promesse matrimoniali. Il magnifico panorama che si gode dal Monte Tabor, il luogo della Trasfigurazione, imponente e isolato con i suoi 600 metri di altezza, offre la visione di importanti località bibliche e della fertile valle di Esdrelon diligentemente coltivata.
Altamente evocative sono poi le località allineate sulle sponde del Lago di Genezaret: Tabgha con il luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, la chiesa del primato di Pietro e il monte delle beatitudini, Cafarnao con il memoriale costruito sulla casa di Pietro e, in posizione più alta, le rovine dell’antica città di Korazim i cui abitanti furono rimproverati da Gesù per la loro mancanza di fede.
A Tiberiade, la città più importante che si affaccia sul Lago di Galilea, la tradizione cristiana colloca il ricordo di numerosi episodi evangelici: la pesca miracolosa, Gesù che cammina sulle acque.
Da Tiberiade, passando per Beit Shean, floridissima città situata all’incrocio di trafficate vie carovaniere, che conserva imponenti rovine romane, e percorrendo la suggestiva valle del Giordano, desertica e assolata, si giunge all’oasi di Gerico, considerata la più antica città abitata della terra.
Le sorgenti d’acqua sulle quali sorge la città alimentano le caratteristiche palme e molte specie di fiori e piante, compreso il sicomoro che ricorda l’episodio di Zaccheo. Al centro della città una piccola chiesa francescana intitolata a Gesù Buon Pastore si affianca ad un’imponente moschea araba con uno svettante minareto. Prima che il Giordano sfoci nel Mar Morto si trova il luogo del battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista. Qui i pellegrini sono invitati a rinnovare il proprio battesimo.
Una strada moderna tutta in salita, fra rocce arenarie, dune, gole e strapiombi, attraversa il deserto di Giudea da Gerico a Gerusalemme A pochi chilometri da Gerusalemme, e separata dal muro che divide gli Ebrei dai Palestinesi, ecco Betlemme, nell’attuale Cisgiordania. All’interno della basilica della Natività, si scende nella grotta dove Cristo nacque dalla Vergine Maria. Accanto all’imponente basilica di epoca crociata, sorge il convento dei Francescani e la chiesa di Santa Caterina che racchiude le grotte dove San Girolamo si ritirò per tradurre in latino le Sacre Scritture.
Gerusalemme, infine, conserva i luoghi della passione, morte e resurrezione di Gesù. Il luogo più significativo tra tutti è il Santo Sepolcro che racchiude molte memorie: la colonna della flagellazione, il Calvario, la pietra dell’unzione, la tomba del Signore, la cappella di Sant’Elena. Ma a Gerusalemme sono molti i luoghi che ricordano episodi della vita del Signore: il Cenacolo sul Monte Sion, luogo dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo, la chiesa di San Pietro in Gallicantu, memoria del pianto di Pietro dopo il canto del gallo, il Getsemani con la basilica dell’Agonia e l’attiguo Monte degli Ulivi che culmina con l’Edicola dell’Ascensione.
Appena entrati in Gerusalemme dalla Porta dei Leoni, si incontra la piscina di Bethesda, detta anche probatica (o delle pecore), che ricorda la guarigione del paralitico e la splendida basilica crociata dedicata a Sant’Anna, la madre di Maria. La cripta del santuario conserva la grotta dedicata alla nascita di Maria, un sito altamente evocativo che invita coloro che vi giungono ad affidare le proprie preghiere alla Madre di Gesù. Appena fuori delle mura della città, ai piedi del Monte degli Ulivi, si trova invece la chiesa che custodisce la tomba di Maria e che ricorda anche la sua assunzione al cielo.
Tutte le strade di Gerusalemme rimandano alla presenza di Gesù, ma la cosiddetta Via Dolorosa è costellata di piccoli santuari che costituiscono le stazioni della Via Crucis.
I dintorni di Gerusalemme offrono ai pellegrini l’opportunità di ricordare altri episodi evangelici. Ad Ain Karem si trova la chiesa della nascita di San Giovanni Battista e la basilica della visitazione di Maria alla cugina Elisabetta. Ad Emmaus si fa memoria della manifestazione del Signore risorto ai due discepoli Simeone e Cleofa. I luoghi della Rivelazione e dell’Incarnazione del Signore in tutta la Terrasanta sono in gran parte curati dai cristiani ortodossi, cattolici e di altre confessioni. Ma la presenza più consistente è quella dei Francescani della Custodia che operano in Terra Santa per volontà dello stesso San Francesco che vi soggiornò per vari mesi fra il 1219 e il 1220.
Oggi, fra mille difficoltà, i frati continuano questa missione di pace che ha bisogno del contributo di tutti i cristiani, con la preghiera, con le offerte (in particolare quella raccolta in tutte le chiese il Venerdì Santo) e con i pellegrinaggi sulle orme del Signore. Vinciamo i nostri timori e incoraggiamoci a vicenda a farci pellegrini in Terrasanta, con Gesù e con Maria.

M.P.

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Messaggio  don.battista Mar 12 Apr - 23:19

Maurizio.Pengo ha scritto:Terra Santa: Terra di Gesù e di Maria

Tutti sanno dove si è svolta la vita terrena di Gesù, nell’antica Palestina, crocevia di popoli e di civiltà, luogo di incontro e di scontro di molte culture e religioni, terra dove i conflitti territoriali da sempre generano una catena di violenze e soprusi. Fin dai tempi più antichi vi sono accaduti episodi terribili puntualmente raccontati dalla Bibbia e anche oggi giornali e tv ci parlano dei conflitti mai risolti fra Israeliani e Palestinesi. Ma nonostante tutto per noi cristiani questa terra martoriata rimane la Terra Santa, la terra dei patriarchi e dei profeti, la terra di Gesù e di Maria.
Chi ama Gesù e Maria dovrebbe sentire un particolare desiderio di conoscere anche i luoghi in cui hanno vissuto e che ancor oggi conservano le tracce del loro passaggio.
Oggi, contrariamente a quanto si possa pensare, Israele non è una zona di guerra dalla quale tenersi lontani e le attuali misure di sicurezza garantiscono ai viaggiatori la possibilità di accedere alla maggior parte dei Luoghi Santi. Quindi il pellegrinaggio in Terrasanta è possibile e raccomandabile. E chi vorrà farlo sarà testimone di un’esperienza culturale e spirituale unica, imperdibile e indimenticabile.
Il territorio della Terrasanta non è molto vasto, ma molto vario: misura 250 chilometri di lunghezza (da Dan a Bersabea) e circa 80 di larghezza (dal Mediterraneo al Giordano), Gerusalemme è alta 800 metri sul livello del mare, Gerico è situata a 350 metri sotto il livello del Mediterraneo dove da aprile a ottobre non piove mai.
La Terrasanta si percorre tutta in otto giorni e ad ogni mezza giornata il paesaggio cambia completamente. Se la “presenza” di Gesù si avverte ovunque, quella di Maria è discreta, ma costante.
La prima emozione forte si ha già all’arrivo con l’aereo a Tel Aviv, sorvolando i villaggi della costa e le splendide coltivazioni israeliane. Oltrepassate le rovine di Cesarea Marittima, antica capitale della Giudea dove risiedette il governatore romano Ponzio Pilato, si giunge ad Haifa, città portuale alle pendici del Monte Carmelo. Qui si ha il primo incontro con Maria, la Stella Maris, nel bellissimo santuario costruito sulla grotta che fu abitata dal profeta Elia.
Addentrandosi tra le verdi colline della Galilea si arriva rapidamente a Nazareth. Nel cuore della grande città la moderna basilica dell’Annunciazione racchiude la grotta del mistero dell’Incarnazione. Qui l’Angelo apparve alla Vergine Maria preannunciando che sarebbe diventata la Madre del Salvatore. Nei pressi, oltre il convento francescano, sorge la chiesa di San Giuseppe, costruita sul luogo dove Gesù visse per trent’anni con Maria e Giuseppe e poco oltre è visibile la cosiddetta Fontana della Vergine. Tra le colline intorno si può visitare Cana, dove ebbe luogo il primo miracolo di Gesù: la trasformazione dell’acqua in vino. Qui molte coppie rinnovano le promesse matrimoniali. Il magnifico panorama che si gode dal Monte Tabor, il luogo della Trasfigurazione, imponente e isolato con i suoi 600 metri di altezza, offre la visione di importanti località bibliche e della fertile valle di Esdrelon diligentemente coltivata.
Altamente evocative sono poi le località allineate sulle sponde del Lago di Genezaret: Tabgha con il luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, la chiesa del primato di Pietro e il monte delle beatitudini, Cafarnao con il memoriale costruito sulla casa di Pietro e, in posizione più alta, le rovine dell’antica città di Korazim i cui abitanti furono rimproverati da Gesù per la loro mancanza di fede.
A Tiberiade, la città più importante che si affaccia sul Lago di Galilea, la tradizione cristiana colloca il ricordo di numerosi episodi evangelici: la pesca miracolosa, Gesù che cammina sulle acque.
Da Tiberiade, passando per Beit Shean, floridissima città situata all’incrocio di trafficate vie carovaniere, che conserva imponenti rovine romane, e percorrendo la suggestiva valle del Giordano, desertica e assolata, si giunge all’oasi di Gerico, considerata la più antica città abitata della terra.
Le sorgenti d’acqua sulle quali sorge la città alimentano le caratteristiche palme e molte specie di fiori e piante, compreso il sicomoro che ricorda l’episodio di Zaccheo. Al centro della città una piccola chiesa francescana intitolata a Gesù Buon Pastore si affianca ad un’imponente moschea araba con uno svettante minareto. Prima che il Giordano sfoci nel Mar Morto si trova il luogo del battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista. Qui i pellegrini sono invitati a rinnovare il proprio battesimo.
Una strada moderna tutta in salita, fra rocce arenarie, dune, gole e strapiombi, attraversa il deserto di Giudea da Gerico a Gerusalemme A pochi chilometri da Gerusalemme, e separata dal muro che divide gli Ebrei dai Palestinesi, ecco Betlemme, nell’attuale Cisgiordania. All’interno della basilica della Natività, si scende nella grotta dove Cristo nacque dalla Vergine Maria. Accanto all’imponente basilica di epoca crociata, sorge il convento dei Francescani e la chiesa di Santa Caterina che racchiude le grotte dove San Girolamo si ritirò per tradurre in latino le Sacre Scritture.
Gerusalemme, infine, conserva i luoghi della passione, morte e resurrezione di Gesù. Il luogo più significativo tra tutti è il Santo Sepolcro che racchiude molte memorie: la colonna della flagellazione, il Calvario, la pietra dell’unzione, la tomba del Signore, la cappella di Sant’Elena. Ma a Gerusalemme sono molti i luoghi che ricordano episodi della vita del Signore: il Cenacolo sul Monte Sion, luogo dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo, la chiesa di San Pietro in Gallicantu, memoria del pianto di Pietro dopo il canto del gallo, il Getsemani con la basilica dell’Agonia e l’attiguo Monte degli Ulivi che culmina con l’Edicola dell’Ascensione.
Appena entrati in Gerusalemme dalla Porta dei Leoni, si incontra la piscina di Bethesda, detta anche probatica (o delle pecore), che ricorda la guarigione del paralitico e la splendida basilica crociata dedicata a Sant’Anna, la madre di Maria. La cripta del santuario conserva la grotta dedicata alla nascita di Maria, un sito altamente evocativo che invita coloro che vi giungono ad affidare le proprie preghiere alla Madre di Gesù. Appena fuori delle mura della città, ai piedi del Monte degli Ulivi, si trova invece la chiesa che custodisce la tomba di Maria e che ricorda anche la sua assunzione al cielo.
Tutte le strade di Gerusalemme rimandano alla presenza di Gesù, ma la cosiddetta Via Dolorosa è costellata di piccoli santuari che costituiscono le stazioni della Via Crucis.
I dintorni di Gerusalemme offrono ai pellegrini l’opportunità di ricordare altri episodi evangelici. Ad Ain Karem si trova la chiesa della nascita di San Giovanni Battista e la basilica della visitazione di Maria alla cugina Elisabetta. Ad Emmaus si fa memoria della manifestazione del Signore risorto ai due discepoli Simeone e Cleofa. I luoghi della Rivelazione e dell’Incarnazione del Signore in tutta la Terrasanta sono in gran parte curati dai cristiani ortodossi, cattolici e di altre confessioni. Ma la presenza più consistente è quella dei Francescani della Custodia che operano in Terra Santa per volontà dello stesso San Francesco che vi soggiornò per vari mesi fra il 1219 e il 1220.
Oggi, fra mille difficoltà, i frati continuano questa missione di pace che ha bisogno del contributo di tutti i cristiani, con la preghiera, con le offerte (in particolare quella raccolta in tutte le chiese il Venerdì Santo) e con i pellegrinaggi sulle orme del Signore. Vinciamo i nostri timori e incoraggiamoci a vicenda a farci pellegrini in Terrasanta, con Gesù e con Maria.


letto e approvato - D.Batt

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