Franco – Battista / Battista – Franco
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Franco – Battista / Battista – Franco
“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto …” anno! “ Allora Dio nel settimo …(anno) cessò … Dio benedisse il settimo …” (Gen.2,2) anno!!!
Sei anni compiuti, il settimo non ancora, da quando provvidenzialmente sono arrivato a Piove, nell’abitazione del rettore del santuario Madonna delle Grazie. Devo dire che l’accoglienza me l’ha fatta Maria, con quell’atteggiamento materno espresso dal mezzo busto a braccia allargate in pietra bianca , appeso alla parete a metà scala dell’ingresso. Non ne avevo fatto caso perché il mio animo era tutto sconvolto per il cambiamento repentino da una parrocchia all’altra; me ne rendo ben conto adesso in questo settimo anno nel quale mi sembra che tutto volga a maturazione.
Con don Franco ci conoscevamo da vecchia data al tempo degli studi in seminario; ma di quel periodo non conservo ricordi particolari. Le nostre vite si sono incrociate all’indomani dell’Ordinazione sacerdotale, quando l’Assistente dell’Istituto Barbarigo, nell’intento di abbozzare il bollettino annuale della scuola, fece pervenire a me ex-alunno la richiesta di stendere qualche pensiero sulla mia vocazione e sulla grazia del sacerdozio maturata in quel periodo. Quel sacerdote svolgeva la sua funzione nel settore delle medie inferiori e non ha conosciuto me che frequentavo all’interno dello stesso Istituto il corso di ragioneria. Non riesco ancora a capire come abbia fatto a individuarmi per avere il testo dell’articolo, e a rivolgersi poi a don Franco per la foto da pubblicare; né capisco perché don Franco abbia consegnato la foto della sua ordinazione sacerdotale senza chiederne il motivo. Così l’ex alunno diventato sacerdote apparve alla stampa col nome e con il volto di Callegari don Franco che non aveva mai messo piede in quella scuola.
Ma c’è anche un’altra occasione che ci ha accomunati: sono andato a visitare d. Franco a casa dei genitori mentre era in convalescenza dopo un intervento all’occhio. Ci siamo trovati tutti e due bendati perché anch’io ero appena stato dimesso per estrazione della cateratta.
E arrivò il 1992! L’11 ottobre inizio il mio ministero a S. Caterina di Lusiana; l’8 dicembre don Franco fa il suo ingresso nella Parrocchia Madonna delle Grazie a Piove di Sacco.
Corriamo ancora in parallelo sia pur per necessità materiali! All’interno del Santuario Madonna delle grazie cade un calcinaccio; nella chiesa di S. Caterina si manifestano filtrazioni di acque piovane per continuo slittamento delle tegole. In tutte e due le chiese c’è bisogno di intervenire per sanare le capriate del tetto e di spostare le celebrazioni in altro luogo idoneo. Mentre mi predispongo a completare il restauro con l’adeguamento dell’impianto elettrico e la tinteggiatura interna, i Superiori consentono al mio trasferimento. Alla Madonna delle Grazie trovo anche qui che si sta progettando per l’illuminazione e per la dipintura.
Sono tutti segni che lasciano presagire un nostro congiungimento ad incastro!
Così avvenne: da una parte il sacerdote non era gradito, dall’altra il sacerdote era atteso. E don Franco non perdeva occasione per convincermi che era volontà di Dio che io lasciassi il mio posto e venissi a fare unità con lui.
federico.meneghello- Admin
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[quote="federico.meneghello"]
“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto …” anno! “ Allora Dio nel settimo …(anno) cessò … Dio benedisse il settimo …” (Gen.2,2) anno!!!
Sei anni compiuti, il settimo non ancora, da quando provvidenzialmente sono arrivato a Piove, nell’abitazione del rettore del santuario Madonna delle Grazie. Devo dire che l’accoglienza me l’ha fatta Maria, con quell’atteggiamento materno espresso dal mezzo busto a braccia allargate in pietra bianca , appeso alla parete a metà scala dell’ingresso. Non ne avevo fatto caso perché il mio animo era tutto sconvolto per il cambiamento repentino da una parrocchia all’altra; me ne rendo ben conto adesso in questo settimo anno nel quale mi sembra che tutto volga a maturazione.
Con don Franco ci conoscevamo da vecchia data al tempo degli studi in seminario; ma di quel periodo non conservo ricordi particolari. Le nostre vite si sono incrociate all’indomani dell’Ordinazione sacerdotale, quando l’Assistente dell’Istituto Barbarigo, nell’intento di abbozzare il bollettino annuale della scuola, fece pervenire a me ex-alunno la richiesta di stendere qualche pensiero sulla mia vocazione e sulla grazia del sacerdozio maturata in quel periodo. Quel sacerdote svolgeva la sua funzione nel settore delle medie inferiori e non ha conosciuto me che frequentavo all’interno dello stesso Istituto il corso di ragioneria. Non riesco ancora a capire come abbia fatto a individuarmi per avere il testo dell’articolo, e a rivolgersi poi a don Franco per la foto da pubblicare; né capisco perché don Franco abbia consegnato la foto della sua ordinazione sacerdotale senza chiederne il motivo. Così l’ex alunno diventato sacerdote apparve alla stampa col nome e con il volto di Callegari don Franco che non aveva mai messo piede in quella scuola.
Ma c’è anche un’altra occasione che ci ha accomunati: sono andato a visitare d. Franco a casa dei genitori mentre era in convalescenza dopo un intervento all’occhio. Ci siamo trovati tutti e due bendati perché anch’io ero appena stato dimesso per estrazione della cateratta.
E arrivò il 1992! L’11 ottobre inizio il mio ministero a S. Caterina di Lusiana; l’8 dicembre don Franco fa il suo ingresso nella Parrocchia Madonna delle Grazie a Piove di Sacco.
Corriamo ancora in parallelo sia pur per necessità materiali!: nella chiesa di S. Caterina si manifestano filtrazioni di acque piovane per continuo slittamento delle tegole; in tempi diversi all’interno del Santuario Madonna delle grazie cade un calcinaccio. In tutte e due le chiese c’è bisogno di intervenire per sanare le capriate del tetto e di spostare le celebrazioni in altro luogo idoneo. Per completare il restauro della mia chiesa occorrevano l’adeguamento dell’impianto elettrico e la tinteggiatura interna, ma le difficoltà in parrocchia mi inducono a chiedere il trasferimento. Anche alla Madonna delle Grazie trovo il preventivo per l’illuminazione e per la dipintura.
Sono tutti segni che lasciano presagire un nostro congiungimento ad incastro!
Così avvenne: da una parte il sacerdote non era gradito, dall’altra il sacerdote era atteso. E don Franco non perdeva occasione per convincermi che era volontà di Dio che venissi a fare unità con lui e vivessimo insieme.
------------------------------------------corretto 23.02.2018! d.Battista
“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto …” anno! “ Allora Dio nel settimo …(anno) cessò … Dio benedisse il settimo …” (Gen.2,2) anno!!!
Sei anni compiuti, il settimo non ancora, da quando provvidenzialmente sono arrivato a Piove, nell’abitazione del rettore del santuario Madonna delle Grazie. Devo dire che l’accoglienza me l’ha fatta Maria, con quell’atteggiamento materno espresso dal mezzo busto a braccia allargate in pietra bianca , appeso alla parete a metà scala dell’ingresso. Non ne avevo fatto caso perché il mio animo era tutto sconvolto per il cambiamento repentino da una parrocchia all’altra; me ne rendo ben conto adesso in questo settimo anno nel quale mi sembra che tutto volga a maturazione.
Con don Franco ci conoscevamo da vecchia data al tempo degli studi in seminario; ma di quel periodo non conservo ricordi particolari. Le nostre vite si sono incrociate all’indomani dell’Ordinazione sacerdotale, quando l’Assistente dell’Istituto Barbarigo, nell’intento di abbozzare il bollettino annuale della scuola, fece pervenire a me ex-alunno la richiesta di stendere qualche pensiero sulla mia vocazione e sulla grazia del sacerdozio maturata in quel periodo. Quel sacerdote svolgeva la sua funzione nel settore delle medie inferiori e non ha conosciuto me che frequentavo all’interno dello stesso Istituto il corso di ragioneria. Non riesco ancora a capire come abbia fatto a individuarmi per avere il testo dell’articolo, e a rivolgersi poi a don Franco per la foto da pubblicare; né capisco perché don Franco abbia consegnato la foto della sua ordinazione sacerdotale senza chiederne il motivo. Così l’ex alunno diventato sacerdote apparve alla stampa col nome e con il volto di Callegari don Franco che non aveva mai messo piede in quella scuola.
Ma c’è anche un’altra occasione che ci ha accomunati: sono andato a visitare d. Franco a casa dei genitori mentre era in convalescenza dopo un intervento all’occhio. Ci siamo trovati tutti e due bendati perché anch’io ero appena stato dimesso per estrazione della cateratta.
E arrivò il 1992! L’11 ottobre inizio il mio ministero a S. Caterina di Lusiana; l’8 dicembre don Franco fa il suo ingresso nella Parrocchia Madonna delle Grazie a Piove di Sacco.
Corriamo ancora in parallelo sia pur per necessità materiali!: nella chiesa di S. Caterina si manifestano filtrazioni di acque piovane per continuo slittamento delle tegole; in tempi diversi all’interno del Santuario Madonna delle grazie cade un calcinaccio. In tutte e due le chiese c’è bisogno di intervenire per sanare le capriate del tetto e di spostare le celebrazioni in altro luogo idoneo. Per completare il restauro della mia chiesa occorrevano l’adeguamento dell’impianto elettrico e la tinteggiatura interna, ma le difficoltà in parrocchia mi inducono a chiedere il trasferimento. Anche alla Madonna delle Grazie trovo il preventivo per l’illuminazione e per la dipintura.
Sono tutti segni che lasciano presagire un nostro congiungimento ad incastro!
Così avvenne: da una parte il sacerdote non era gradito, dall’altra il sacerdote era atteso. E don Franco non perdeva occasione per convincermi che era volontà di Dio che venissi a fare unità con lui e vivessimo insieme.
------------------------------------------corretto 23.02.2018! d.Battista
don.battista- Messaggi : 572
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