CHRISTUS VIVIT – LA LETTERA DEL PAPA A SEGUITO DEL SINODO DEI VESCOVI SUI GIOVANI

“1. Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!”  Comincia così la lettera del Papa.

In questi primi mesi del 2019, dal primo numero di Respice Stellam, abbiamo iniziato a leggere alcune parti del Documento finale del  Sinodo dei vescovi sui giovani, svoltosi in Vaticano nell’ottobre 2018, cercando in esso qualche “collegamento” rispetto a quanto emerso nella nostra diocesi con il Sinodo dei giovani e la Lettera dei giovani alla Chiesa di Padova.  Proprio all’inizio di aprile è stata resa pubblica questa nuova lettera-esortazione di Papa Francesco a sigillo dei lavori del Sinodo dei vescovi. Segno del dialogo che il Papa, la Chiesa, vuole mantenere aperto e acceso con i giovani, è anche il fatto che questa pubblicazione sia avvenuta dopo l’esperienza intensa e significativa della Giornata Mondiale della Gioventù, a Panama, quando il Papa ha incontrato più di 100mila giovani da tutto il Mondo -presenti fra loro, ricordiamo, anche i giovani provenienti dalla nostra Unità Pastorale di Piove di Sacco-. Perciò con questo articolo vogliamo cominciare a proporre e ad accogliere queste nuove parole che il Papa ci dona.

Firmata da Papa Francesco il 25 marzo scorso, festa dell’Annunciazione a Maria, nel Santuario della Santa Casa a Loreto, si intitola Christus vivit , “Cristo vive”. “3. A tutti i giovani cristiani scrivo con affetto questa Esortazione apostolica, vale a dire una lettera che richiama alcune convinzioni della nostra fede e, nello stesso tempo, incoraggia a crescere nella santità e nell’impegno per la propria vocazione. Tuttavia, dato che si tratta di una pietra miliare nell’ambito di un cammino sinodale, mi rivolgo contemporaneamente a tutto il Popolo di Dio, ai pastori e ai fedeli, perché la riflessione sui giovani e per i giovani interpella e stimola tutti noi.” Lo scrive il Papa nell’introduzione del documento, la sua quarta esortazione apostolica dopo Evangelii Gaudium (La gioia del Vangelo) del 2013, Amoris Laetitia (La letizia dell’Amore) del 2016 e Gaudete et exsultate (Gioite ed esultate) del 2018.

Christus vivit è composta di una settantina di pagine, con una brevissima introduzione e una brevissima conclusione che racchiudono nove capitoli:

I-Che cosa dice la Parola di Dio sui giovani?

II-Gesù Cristo sempre giovane

III-Voi siete l’adesso di Dio

IV-Il grande annuncio per tutti i giovani

V-Percorsi di gioventù

VI-Giovani con radici

VII-La pastorale dei giovani

VIII-La vocazione

IX-Il discernimento

Da dove vengono queste parole del Papa? Lui stesso lo scrive: “4. Mi sono lasciato ispirare dalla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo dell’anno scorso. Non potrò raccogliere qui tutti i contributi, che potrete leggere nel Documento Finale, ma ho cercato di recepire, nella stesura di questa lettera, le proposte che mi sembravano più significative. In questo modo, la mia parola sarà arricchita da migliaia di voci di credenti di tutto il mondo che hanno fatto arrivare le loro opinioni al Sinodo. Anche i giovani non credenti, che hanno voluto partecipare con le loro riflessioni, hanno proposto questioni che hanno fatto nascere in me nuove domande.”

Mi sembra molto significativo il fatto che prima di tutto il Papa inviti ad ascoltare “Che cosa dice la Parola di Dio sui giovani” -è il primo capitolo della lettera- : “ 5. Andiamo a recuperare alcuni tesori delle Sacre Scritture, in cui diverse volte si parla dei giovani e di come il Signore va loro incontro.” E così il Papa parte dall’Antico Testamento evidenziando che “6. In un’ epoca in cui i giovani contavano poco, alcuni testi mostrano che Dio guarda con altri Occhi(…)” come rivelano le storie dei giovani Giuseppe, Gedeone, Samuele, Saul, Davide, Salomone, Geremia e anche di due giovani donne: una ragazzina ebrea a servizio di un militare starniero e la giovane straniera Rut. Dopodiché il Papa invita ad ascoltare Gesù, le sue parabole che parlano di giovani, a guardare Gesù quando nei Vangeli incontra i giovani, come va loro incontro e come si relaziona con loro, e ad ascoltare anche nelle lettere di San Paolo come la Parola di Dio offra alcune indicazioni sulla vera giovinezza e i rapporti tra i giovani e gli anziani.

Nel secondo capitolo il Papa fa notare subito che “ 23. Il Signore «emise lo spirito» (Mt 27,50) su una croce quando aveva poco più di trent’anni (cfr Lc 3,23). È importante prendere coscienza che Gesù è stato un giovane.” E “31. Gesù non illumina voi, giovani, da lontano o dall’esterno, ma partendo dalla sua stessa giovinezza, che egli condivide con voi. È molto importante contemplare il Gesù giovane che ci mostrano i Vangeli, perché Egli è stato veramente uno di voi (…) In Gesù tutti i giovani possono ritrovarsi.”

Trovo molto bello che il Papa, con i Vescovi, rivolga queste parole ai giovani di tutto il Mondo. Volendo riassumere questi primi due capitoli della lettera Christus Vivit, la Chiesa ripropone la Parola di Dio per dire a ciascun giovane con la sua storia personale: tu sei prezioso agli occhi di Dio, tu vali!

L’articolo prosegue nei prossimi numeri di Respice Stellam