articolo GMG 2019

Eccomi…
L’esperienza dei pellegrini alla GMG di Panama 2019


«He aquí la sierva del Señor, hágase en mí según tu palabra». Questo è il ritornello che ha scandito ogni momento di preghiera, di festa, di quotidianità e che ci ha accompagnati a vivere al meglio la recente Giornata Mondiale della Gioventù 2019 a Panama (America Centrale). Si tratta della versione spagnola delle parole di Maria alla proposta dell’angelo Gabriele di diventare la Madre del Salvatore: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola» (cfr. Lc 1,38).
Abbiamo riletto la nostra esperienza di giovani pellegrini a Panama facendo risuonare dentro di noi i vari “Eccomi” che abbiamo incontrato nel nostro cammino.

L’Eccomi del “contagio”
Ci rendiamo conto che il nostro sogno di partecipare alla GMG di Panama parte da molto lontano: era l’estate del 2016 e non possiamo dimenticare l’entusiasmo dei nostri animatori nel raccontarci la loro esperienza appena conclusa della GMG di Cracovia. In quei giorni si è acceso in noi il desiderio di prendere parte all’appuntamento successivo. Ci piace definirlo “contagio” da GMG.

L’Eccomi del “faccio la mia parte”
Panama non è dietro l’angolo, ma la distanza e i soldi necessari non erano l’unico problema. Infatti, nel 2017 è stato pubblicato il calendario dell’evento: la GMG si sarebbe tenuta dal 21 al 27 gennaio 2019. GENNAIO?!?!? Come facciamo con la scuola? E soprattutto, chi li convince i nostri genitori? Abbiamo messo in campo tutta la nostra determinazione impegnandoci in prima persona e senza sosta nella ricerca e nell’organizzazione di svariate attività di autofinanziamento che ci hanno permesso di non gravare eccessivamente sulle nostre famiglie. Ci sentiamo di ringraziare anche gli istituti scolastici che in tante forme ci sono venuti incontro per i giorni di assenza.

L’Eccomi della comunità
Fino a poche ore dalla partenza, noi quindici pellegrini dell’Unità Pastorale di Piove di Sacco abbiamo corso il rischio di ritenerci gli unici “partecipanti”. Ma, con la Messa di benedizione e di invio nel pomeriggio di domenica 20 gennaio al Santuario, abbiamo sentito la presenza, il sostegno e l’affetto di tutte le nostre comunità riunitesi intorno a noi per questa occasione.

L’Eccomi del mondo
Appena scesi dall’aereo siamo stati investiti da una marea di colori, bandiere, canti... il mondo si era dato appuntamento a Panama, e noi c’eravamo! Ed è stupefacente quanto fosse facile lasciarsi trascinare da questo mix universale di culture, lingue e sentimenti. Fra le tante occasioni di incontro, la Coppa GMG di calcio ci ha permesso di conoscere e condividere la passione per lo sport insieme a giovani di ogni continente uniti nella stessa fede.

L’Eccomi del “sono qui con tutto me stesso”
È difficile riuscire a descrivere i disagi legati al caldo feroce, alle eterne camminate e alle interminabili code. Ma sapevamo di vivere un’opportunità unica e irripetibile. Per questo né la sete, né il sudore, né il sonno, né nessun’altra difficoltà ci hanno impedito di vivere fino in fondo tutti gli appuntamenti e di ascoltare in profondità le provocazioni che ci sono state offerte dai vescovi italiani durante le catechesi, dall’arcivescovo di Panama durante la celebrazione di apertura, dai sacerdoti che ci accompagnavano e soprattutto i grandi orizzonti che Papa Francesco ci ha indicato. Sembrava stesse parlando direttamente a noi quando ha detto: «So che arrivare qui non è stato facile. Conosco gli sforzi, i sacrifici che avete fatto per poter partecipare a questa Giornata. Molti giorni di lavoro e di impegno, incontri di riflessione e di preghiera fanno sì che il cammino stesso sia la ricompensa» (Cerimonia di benvenuto, 24 gennaio).
Le sue domande hanno mosso la nostra coscienza: «E noi, Signore, che cosa facciamo? Come reagiamo di fronte a Gesù che soffre, cammina, emigra nel volto di tanti nostri amici, di tanti sconosciuti che abbiamo imparato a rendere invisibili? E noi, Padre di misericordia, consoliamo e accompagniamo il Signore, indifeso e sofferente, nei più piccoli e abbandonati? Lo aiutiamo a portare il peso della croce, come il Cireneo, facendoci operatori di pace, creatori di alleanze, fermenti di fraternità? Abbiamo il coraggio di rimanere ai piedi della croce come Maria?» (Via Crucis, 25 gennaio).
Ci ha stupito come Papa Francesco conosca il linguaggio di noi giovani: «Maria si è messa in gioco, e per questo è forte, per questo è una influencer, è l’influencer di Dio! Il “sì” e il desiderio di servire sono stati più forti dei dubbi e delle difficoltà» (Veglia con i giovani, 26 gennaio).
Ci ha spinto ad impegnarci e a credere in noi stessi per il bene di tutta la Chiesa: «Voi, cari giovani, non siete il futuro. Ci piace dire: “Voi siete il futuro...”. No, siete il presente! Non siete il futuro di Dio: voi giovani siete l’adesso di Dio! Lui vi convoca, vi chiama nelle vostre comunità, vi chiama nelle vostre città ad andare in cerca dei nonni, degli adulti; ad alzarvi in piedi e insieme a loro prendere la parola e realizzare il sogno con cui il Signore vi ha sognato» (Messa conclusiva, 27 gennaio).

L’Eccomi dell’ospitalità
Ci hanno “parlato di Dio” anche le famiglie di Panama che ci hanno aperto le loro case a braccia aperte trattandoci come loro figli durante la prima settimana. Gli ultimi giorni invece abbiamo potuto godere della grande ospitalità offertaci dalle sorelle del Colegio Agustiniano di Chitrè (a poche ore dalla città di Panama), che sono state per noi una testimonianza gioiosa di vita donata al Signore e alla Chiesa.

L’Eccomi di tutti i giorni
Dopo questa intensa avventura sentiamo l’urgenza di diffondere quanto abbiamo vissuto, sentiamo la responsabilità di dire il nostro ECCOMI nella vita della parrocchia e nella scelta della fede, trasmettendo a quanti incontriamo la straordinaria carica di questa esperienza, continuando l’opera di “contagio” che ha investito noi per primi.

Lorenzo e Francesco,
pellegrini GMG Panama 2019