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La Parola di Dio costituisce la Chiesa.

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La Parola di Dio costituisce la Chiesa. Empty La Parola di Dio costituisce la Chiesa.

Messaggio  federico.meneghello Mar 14 Mag - 19:26

La Parola di Dio costituisce la Chiesa.
L’ascolto della Parola fa rinascere
e sempre rinnova la Chiesa

Penso che nessuno di noi nell’ascoltare, o nel cantare, il famoso testo di Isaia sia mai rimasto indifferente: (Is 55, 9-11)
“Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata”.
Parole potenti, evocative e dense di speranza.
La Parola uscita dalla bocca di Dio, lo sappiamo, è Cristo Gesù: il verbo fatto carne, che si è donato a noi, che è morto e risorto per la nostra salvezza!
Il Cristo Gesù è la Parola di Dio, che ha convocato i discepoli, li ha chiamati perché stessero con lui e li ha inviati perché annunciassero “a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme” (cfr Lc 24, 36-48).

La Chiesa nasce e vive della Parola
Come abbiamo affermato (cfr articolo di marzo) la Chiesa nasce dalla croce, con l’effusione dello Spirito di Cristo, e a Pentecoste poi i discepoli comprenderanno il senso dell’essere stati scelti come apostoli, inviati ad annunciare il Vangelo del Regno.
Possiamo quindi affermare con i nostri pastori che “la Chiesa nasce e vive della Parola di Dio”.
In un documento del 2008, in preparazione del sinodo dei Vescovi, “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”, al cap. quarto troviamo questo passaggio:
“la Parola di Dio vivifica la Chiesa” e, accogliendo una espressione di San Gregorio Magno, afferma: “la Parola di Dio è «La lettera che Dio ha inviato agli uomini». Quando lo Spirito Santo inizia a muovere la vita del popolo, uno dei primi e più forti segni è l’amore per la Parola di Dio e il desiderio di conoscerla di più. Ciò avviene perché la Parola della Scrittura è una parola che Dio indirizza a ciascuno personalmente, come una lettera, nelle concrete circostanze di vita. Ha una immediatezza straordinaria e il potere di penetrare nel centro dell’essere umano. “Infatti”, aggiunge, “la Chiesa nasce e vive della Parola di Dio; una Parola che sostiene la Chiesa lungo tutta la sua storia; una Parola che permea e anima, nella potenza dello Spirito Santo, tutta la vita della Chiesa.”

Parola viva
Quella di Dio non è una Parola “già detta”, non è una Parola vecchia, passata, scontata. Noi sempre, e particolarmente in questo tempo di Pasqua, celebriamo il Cristo risorto, vivo e vivificante ogni battezzato e ogni comunità. Attraverso i Sacramenti Gesù rigenera la comunità riunita nell’ascolto della sua Parola che è sempre nuova. Mai una celebrazione viene vissuta nella Chiesa senza il riferimento alla Parola di Dio, senza il riferimento a Gesù Cristo!
La Chiesa (come detto autorevolmente anche dal magistero) rimane sempre “sub Verbo”, sotto la Parola che la guida, la precede e rimane sempre al di sopra di essa. Perché in ogni espressione della sua vita, la Chiesa, in tutto ciò che crede e celebra non rimanga nell’immobilità e nella pura ripetizione del già detto e vissuto.
Come i discepoli diventati apostoli dopo l’esperienza di Pentecoste sentono viva ed efficace la forza della Parola di Dio in loro, così la comunità credente sperimenta il dinamismo che la Parola costantemente immette nella Tradizione.
La Chiesa sperimenta la freschezza del vivere filiale dei discepoli di Gesù: uomini e donne che vivono nel tempo “tenendo alta” la Parola di vita (cf. Fil 2,16), che tutto giudica e non è giudicata da nessuno. “La parola di Dio non è incatenata” (2Tm 2,9). “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge e i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento” (Mt 5,17). «In lui [= il Verbo] era la vita e la vita era la luce degli uomini» (Gv 1,4).

La Chiesa rinnovata dalla Parola di amore di Dio per l’umanità
Le prime comunità cristiane si sono cateterizzate nel considerare il testo della Parola come "testo vivente" e pertanto suscettibile di essere arricchito o adattato alle esperienze e alle esigenze della comunità dei credenti. Questa modalità vitale di recepire Gesù Cristo (la Parola) spiega il perché la chiesa abbia riconosciuto come autentici quattro vangeli diversi tra loro, che non si accordano in tantissimi aspetti, alcuni dei quali fondamentali, come le parole e i gesti compiuti da Gesù nell'ultima cena.
La Parola di Dio che a noi è pervenuta è una parola dinamica e non statica, una parola in evoluzione verso espressioni sempre più ricche e vitali e non un fossile da venerare o un regolamento da osservare.
Gesù non è venuto a insegnare agli uomini una nuova dottrina, ma è venuto a portare Dio agli uomini. E Dio agli uomini si comunica attraverso la tenerezza, attraverso una umanità segnata dalla dolcezza e dalla misericordia, attraverso l’amore. L’amore, una carezza, un abbraccio, un gesto di perdono, non hanno bisogno di essere tradotti o interpretati, sono gesti che tutti, prima o poi, riescono a capire. La Chiesa che accoglie, ascolta e vive la Parola di Dio, questa Parola di amore che è Gesù per l’umanità, è di fatto rigenerata da quell’amore che accoglie e comunica. Perché la Parola che fa nascere la Chiesa è la stessa Parola che sprona ogni comunità credente a vivere quell’amore che da Dio riceve.
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